Obesi aumentati del 10 per cento in vent’anni: colpa della crisi

Pubblicato il 5 Ottobre 2011 - 14:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 5 OTT – ”In venti anni la percentuale di italiani in sovrappeso o obesi e’ aumentata del 10%”. Oggi gli adulti con problemi di eccesso di peso ”sono il 46% della popolazione, quasi uno su due e non e’ piu’ efficace l’allenamento sporadico in palesta”. E’ quanto afferma Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), alla presentazione dell’Obesity Day 2011, in programma il prossimo 10 ottobre.

La crisi economica non aiuta a combattere il sovrappeso, anzi, secondo Fatati, quando una persona ha difficolta’ economiche o deve affrontare un licenziamento ”si rompe un equilibrio”, prima di tutto sociale e in secondo luogo di stile alimentare.

Il risultato e’ che ”si mangia di piu’, soprattutto cibi meno costosi ma a piu’ alta densita’ calorica”. Gli esperti dell’Adi hanno lanciato un allarme anche sull’obesita’ infantile, ”aumentata – aggiunge Fatati – nell’ultimo ventennio in misura maggiore rispetto a quella degli adulti”.

A cio’ si aggiunge la constatazione che ”i bambini hanno meno massa muscolare e piu’ tessuto adiposo, che brucia meno calorie”. Una spirale viziosa causata dalla ridotta attivita’ fisica e dalle cattive abitudini alimentari. Per invertire la tendenza, Fatati suggerisce un cambio culturale, partendo dal concetto di attivita’ fisica: non sono efficaci una o due ore di palestra o jogging alla settimana, che rappresentano, invece, ”un lasciapassare per le trasgressioni alimentari”. Il segreto per dimagrire e’ invece ”spendere energia” attraverso una costante attivita’ fisica, seppur leggera, che potrebbe essere tradotta in 40 minuti di cammino giornaliero.