San Severo, anziano di 98 anni ucciso a coltellate dal figlio 57enne affetto da schizofrenia

A scatenare la violenza pare sia stata una discussione causata dal volume troppo alto della televisione.

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Ottobre 2022 - 19:20 OLTRE 6 MESI FA
San Severo, anziano di 98 anni ucciso a coltellate dal figlio 57enne affetto da schizofrenia

San Severo, anziano di 98 anni ucciso a coltellate dal figlio 57enne affetto da schizofrenia (Foto AnsA)

Tragedia familiare la notte scorsa a San Severo (Foggia) dove un anziano di 98 anni è stato accoltellato a morte dal figlio di 57 anni affetto da anni da una grave forma di schizofrenia. Il dramma si è consumato al termine di un litigio avvenuto in casa della vittima, un appartamento in pieno centro cittadino.

Il 57enne avrebbe utilizzato un coltello da cucina per colpire all’addome e al collo il padre. A scatenare la violenza pare sia stata una discussione causata dal volume troppo alto della televisione. L’allarme è scattato verso le due del mattino, quando i vicini, spaventati dalle forti urla provenienti dall’abitazione del 98enne, hanno chiamato i carabinieri.

San Severo, il figlio disarmato con il taser

Quando i militari sono arrivati, il cadavere del pensionato giaceva nel soggiorno mentre il figlio era in forte stato di agitazione. Impugnava ancora il coltello da cucina con cui poco prima aveva colpito il padre. Con non poca fatica i carabinieri sono riusciti a disarmarlo: per farlo desistere da atteggiamenti minacciosi hanno dovuto usare il taser in dotazione alle forze di polizia, attivando l’ARC, ovvero la scarica di avviso.

In questo modo il presunto assassino si è disfatto del coltello ed è stato immobilizzato. Subito dopo è stato dichiarato in arresto con l’accusa di omicidio volontario.

San Severo, il figlio è schizofrenico

Il 98enne viveva solo in casa. Sullo stesso pianerottolo, abitano il figlio 57enne ed una sorella. Ma la scorsa notte il figlio aveva deciso di dormire in casa con il padre. A quanto si apprende, il presunto assassino soffre di problemi mentali dal 1995. Motivo per cui sarà sottoposto ad una serie di perizie per verificare la compatibilità con il regime carcerario.

Intanto nel 2003 si era già verificato un episodio analogo: l’uomo, allora poco più che trentenne, aveva ferito uno dei due genitori in maniera lieve. Con quello della notte scorsa sale a 13 il numero degli omicidi avvenuti in Capitanata dall’inizio dell’anno ad oggi.

A San Severo è il terzo morto ammazzato: in tutti i casi sono stati arrestati i presunti responsabili. Secondo il presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, Vincenzo Gesualdo, bisogna “ripensare l’offerta del sistema sanitario, istituire percorsi nuovi per intercettare il disagio e prevenire azioni che appaiono sconsiderate, ma che con una capillarizzazione dell’assistenza, non si verificherebbero”, ha concluso. 

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