Curato per cancro inesistente: paziente denuncia l’azienda sanitaria regionale

Nel 2003 gli era stato diagnosticato un cancro al fegato, ma dopo anni di cure ha scoperto di essere stato vittima di un errore diagnostico e ha denunciato le strutture sanitarie. È la storia di malasanità vissuta da Emilio Moretti, 52 anni, di Monte San Giusto (Macerata).

Cinque anni d’inferno, tra chemioterapia e lavoro perso, finché nel 2008 un radiolgo gli ha dato qualche barlume di speranza e altri medici hanno accertato che quelli che credeva neoplasie epatiche erano solo angiomi. Moretti si è rivolto alla magistratura per avere giustizia dall’Asur, l’azienda sanitaria unica regionale. Non ce l’ha con i medici, ma “questi errori non debbono accadere più”.

E chiede un risarcimento per le sofferenze psicologiche e le difficoltà economiche subite. Una situazione difficilissima che ha toccato anche le persone più care, comprese due figlie cresciute con lo spettro della malattia. E le difficoltà economiche non sono finite, perché la causa con l’Asur non è ancora giunta alla fine.

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