Santo Domingo, italiana uccisa. Chi erano i due uomini con lei?

Pubblicato il 4 Agosto 2011 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA

JUAN DOLIO, SANTO DOMINGO – Un’italiana veronese di 56 anni, Luisa Bovolin, è stata trovata morta per soffocamento con mani e piedi legati nella sua stanza nel residence “Agua loft”, di Juan Dolio, sull’isola di Santo Domingo. Per la sua morte è stato fermato uno dei domestici dell’albergo in cui soggiornava, ma l’articolo, come riporta un articolo del Corriere della Sera, presenta ancora parecchi punti misteriosi.

Infatti, scrive il Corriere, “Luisa Bovolin era stata vista il pomeriggio di lunedì entrare nel residence in compagnia di due uomini che non sarebbero però stati identificati al contrario di quanto prescritto dal regolamento del residence”.

Tra questi ci sarebbe stato un uomo conosciuto dalla donna: “Uno dei due uomini che erano in compagnia della veronese sarebbe stato genericamente indicato come “Rafael” dall’addetto alla sicurezza del residence, il quale ha affermato che si tratta di un uomo da tempo conosciuto dalla donna. Lo stesso uomo, nella serata di lunedì, è stato visto allontanarsi dal residence a bordo della jeep di Luisa Bovolin”.

Secondo il Corriere “non c’è nulla di naturale, nella sua morte. Perchè stando alle prime ricostruzioni Luisa due giorni fa aveva fatto entrare nel suo appartamento due uomini. Un gesto che non rientrava nei termini di sicurezza del residence, tanto che gli addetti avevano chiesto di registrare quelle due persone. Luisa si sarebbe opposta. Avrebbe comunque accolto quei due uomini, contravvenendo alle regole della struttura”.

Stando ai giornali domenicani, prosegue il Corriere, “Luisa sarebbe arrivata di pomeriggio, con i due uomini. Li avrebbe fatti entrare nel suo appartamento e dopo qualche ora i due sarebbero usciti. Uno in particolare, di nome Rafael, avrebbe preso l’auto che Luisa aveva noleggiato. E con sè aveva una valigia”.