AVETRANA (TARANTO) – Carmine Misseri e suo nipote Cosimo Cosma non andavano arrestati il 23 febbraio scorso, pur se a loro carico ci sono indizi di colpevolezza in ordine al reato di concorso in soppressione di cadavere per l’omicidio di Sarah Scazzi.
E’ quanto hanno scritto i giudici del Tribunale del Riesame di Taranto nelle motivazioni, depositate il 23 marzo, dell’ordinanza con la quale il 10 marzo scorso gli stessi giudici avevano disposto la scarcerazione dei due indagati. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, è stata dunque annullata per ”carenza di esigenze cautelari”.
”Permangono e sussistono, al contrario – scrivono ancora i giudici del Riesame – i gravi indizi di colpevolezza così come desunto dall’ attività investigativa e dal contenuto delle intercettazioni prodotto agli atti” dalla Procura della Repubblica di Taranto.