Sarah Scazzi, Michele Misseri: “Dal mio arresto mi hanno imbottito di psicofarmaci”

Michele Misseri, l’agricoltore di Avetrana in carcere per l’omicidio di Sarah Scazzi, ha detto che dal giorno del suo arresto, avvenuto la notte del 6 ottobre scorso, gli sono stati somministrati psicofarmaci per un paio di settimane.

Misseri lo ha rivelato nel corso dell’incidente probatorio in cui ha addossato le responsabilità dell’omicidio a sua figlia Sabrina. A una domanda specifica dell’avvocato Emilia Velletri, uno dei difensori di Sabrina, sul giorno in cui aveva smesso di prendere medicinali, l’agricoltore ha detto: ”Stavo già qua”.

Il gip Rosati gli ha chiesto: “Lei li ha presi per un paio di settimane?”. E Misseri ha risposto: ”Si, poi ho detto basta …che vedevo già che non …non andavo bene”.

Gestione cookie