Sassari, uccide a colpi di pietre e calci la cagnetta del suo capo: licenziato

Pubblicato il 12 Marzo 2012 - 17:17 OLTRE 6 MESI FA

SASSARI, 12 MAR – Ha ucciso a calci e pietre la cagnetta del datore di lavoro sotto l'occhio di una telecamera a circuito chiuso: grazie alle immagini l'uomo, un operaio di 47 anni, padre di due figli, e' stato licenziato e rischia ora di finire sotto processo per gravi maltrattamenti sugli animali, un reato punibile con la reclusione da 4 mesi a 2 due anni.

L'episodio risale alla settimana scorsa ed e' stato rilanciato oggi sul sito di un gruppo animalista. Ciccetta, la cagnetta uccisa, lontane parentele con uno Yorkshire, pesava solo pochi chili: il suo aguzzino prima l'ha ripetutamente colpita con le scarpe antifortunistica, poi l'ha finita con una grossa pietra che le ha spaccato la testa. La telecamera della ditta, situata nella zona industriale di Predda Niedda, ha intercettato la brutale sequenza sino all'epilogo: l'operaio esce stringendo in mano un sacco nero dell'immondizia. Si scoprira' poi che all'interno c'e' il corpo della bestiola. La carcassa e' stata gettata in un terreno vicino all'azienda e scoperta dai dipendenti che hanno avvisato il proprietario.

''Dopo aver ucciso la cagnetta – racconta – e' venuto al lavoro e ha fatto finta di niente''. Tradito dalle telecamere, l'operaio si sarebbe giustificato dicendo di aver fatto una stupidaggine.