Scambio embrioni al Pertini, legale coppia: “Si rischia psicosi collettiva”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Aprile 2014 - 20:15 OLTRE 6 MESI FA
Scambio embrioni al Pertini, legale coppia: "Sono scioccati

Scambio embrioni al Pertini, legale coppia: “Sono scioccati”

ROMA – “Sono scioccati. C’é in loro frustrazione, un senso di coartazione e disagio. Sono venuti da me solo per essere tutelati”. A parlare é l’avvocato Michele Ambrosini, legale della coppia che avrebbe subito il presunto scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma.

“Credo – ha spiegato – che sia il primo caso di questo tipo in Italia. Se intervenisse la magistratura, farebbe giurisprudenza. Finora non abbiamo presentato alcuna denuncia penale, né abbiamo ancora fatto una quantificazione dei danni. Sono vicende davanti alle quali si rimane scioccati. Il danno credo che ci sia – ha aggiunto l’avvocato – ma il quantum diventa difficile da quantificare. Forse sarebbe stata necessaria una maggior tutela, una maggior privacy, perché si rischia di creare una psicosi collettiva generalizzata”.

La coppia si è rivolta all’avvocato “a febbraio, dopo che avevano eseguito una villocentesi al S. Anna di Roma nella quale era stato rilevato che non c’era materiale genetico né del padre né della madre”. Erano in attesa degli accertamenti del Pertini perché “ci sembrava una problematica talmente piena di aspetti sia giuridici, sia sociali, sia psicologici che etici che non si poteva non rendere partecipe la struttura. Non abbiamo presentato denuncia, ma cercavamo di avere il massimo di privacy e di riservatezza”.

In merito all’ipotesi ventilata dal professor Novelli, membro della commissione regionale d’inchiesta, che non esclude l’ipotesi che si possa esser trattato di uno scambio di referti e non di provette, l’avvocato Ambrosini non si esprime ma fa notare che “per poter fare un discorso di questo genere, c’é bisogno che il professor Novelli chieda al S. Anna l’autorizzazione ad aprire le pratiche tutte le coppie che hanno fatto la villocentesi quel giorno”.

Insomma, il legale non nasconde che si tratti di un caso complesso da molti punti di vista, a partire dalla normativa sui riconoscimenti di genitorialità, ma anche in particolare da quello etico: “Tutti vogliono dare una etichetta. Oggi ho letto il parere del professore laico, del cardinale, tutti rispettabilissimi. Ma qui c’é una povera donna che si trova con due bambini sani. Cosa deve fare? Non é solo un utero in affitto – ha concluso – ma coartatamente in affitto”.