Scuola, protocollo ministero: misurazione febbre, mascherine e uscite distanziate di 15 minuti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Maggio 2020 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA
Scuola protocollo ministero rientro: misurazione febbre, uscite distanziate

Scuola protocollo ministero rientro: misurazione febbre, uscite distanziate (Foto archivio ANSA)

ROMA – Misurazione della febbre, mascherine e uscite dalla classe distanziate di 15 minuti: questa la bozza del ministero dell’Istruzione per il rientro a scuola degli studenti.

Il ministero guidato da Lucia Azzolina fa sapere che il protocollo per il rientro al momento è solo una bozza.

Le misure saranno inviate al Comitato tecnico-scientifico che dovrà valutarle e in caso validarle.

Scuola, le misure della bozza per il protocollo di rientro

Durante l’incontro coi sindacati della scuola, il ministero dell’Istruzione ha presentato il possibile protocollo per il rientro degli studenti.

Tra le proposte avanzate nel testo, che si assicura essere ad uno stato assolutamente preliminare, l’utilizzo delle mascherine per chiunque entra nelle scuole.

Inoltre, l’obbligo di evitare assembramenti all’ingresso e all’uscita, magari con lo slittamento degli orari di ingresso delle classi, con l’ipotesi di 15 minuti di differenza.

Infine, la possibilità di provare la febbre agli studenti anche se non è dichiarato lo stato di malessere, mentre come in tutti i posti di lavoro a prof e Ata dovrà essere misurata la temperatura ogni giorno.

Oltre alla restrizione degli ingressi per gli esterni, genitori compresi, nel testo di bozza si pensa a percorsi protetti e obbligati all’interno degli istituti.

Le strutture dovranno essere sottoposte a pulizia e sanificazioni di tutti gli ambienti, in particolare quelli come mense, bagni e palestre.

L’accesso agli spazi comuni dovrà essere contingentato con ventilazione continua e rispetto della distanza di sicurezza.

Il protocollo prevede anche la gestione di persone guarite o contagiate dal Covid-19.

Le attività previste dal futuro protocollo dovranno poi obbligatoriamente essere allegate al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), prima dell’avvio del prossimo anno scolastico.

Il recepimento del protocollo, accompagnato dalle linee guida e circolari ministeriali, potrà in ogni caso essere integrato in base alle specifiche necessità di ciascuna realtà scolastica.

Anp: “Bozza troppo incerta, da rivedere”

Secondo l’Associazione nazionale presidi, “la bozza proposta presenta aspetti troppo incerti ma ha apprezzato l’ampia disponibilità a rivederla”.

La delegazione Anp ha “fatto presente che la bozza proposta presenta aspetti troppo incerti ma ha apprezzato l’ampia disponibilità a rivederla”.

“Abbiamo ribadito che il protocollo è assolutamente necessario ma che deve essere privo di ambiguità e non deve presentare margini interpretativi che potrebbero comportare rischi per la salute collettiva”, aggiungono.

Per l’esame di Stato, dicono i presidi, “se il governo lo ritiene fattibile, se ne deve assumere tutte le responsabilità”.

“I dirigenti delle scuole sono pronti, come sempre, a rispondere di quelle che gli competono, ma non di altre”, dicono.

“Per questo sono necessarie regole chiare e, soprattutto, rispettose delle competenze e delle prerogative di ciascuno”, concludono.

L’Anp ha anche chiesto che il protocollo contenga previsioni specifiche per le scuole italiane all’estero.

Inoltre, ha chiesto che il concorso a Dsga sia espletato in termini utili per assegnarne i vincitori alle istituzioni scolastiche già a settembre. (Fonte: ANSA)