Brescia: killer, stranieri, provocatori: “Qui polizia dorme”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Agosto 2015 - 14:04 OLTRE 6 MESI FA
Brescia: killer, stranieri, provocatori: "Qui polizia dorme"

Brescia: killer, stranieri, provocatori: “Qui polizia dorme”

ROMA – Avevano la bottega di fronte a quella dello loro vittime e quando dopo il delitto sono arrivate le televisioni, Muhammad Adnan si è concesso a microfoni e telecamere per raccontare e denunciare: “Qui la polizia dorme”. Muhammad Adnan aveva da poche ore finito di sparare con un fucile a canne mozze a Francesco Seramondi e alla moglie Giovanna Ferrari e ora si camuffava da cittadino indifeso e indignato. Come fan tutti davanti alla lucetta rosa della telecamera, la tv, ovviamente, abboccava. E Muhammad avrà anche riso, si sarà anche congratulato con se stesso della riuscita provocazione, dell’essersi fatto beffa del mondo intero.

Muhammad, pakistano. E Sarbjit Singh indiano. Sono loro i killer. Trovata l’impronta che inchioda dentro “Da Frank”, il locale di Francesco e Giovanna Seramondi. Arrivata la prima parziale ma sostanziale confessione. Un fucile a canne mozze per far fuori definitivamente un concorrente, un ostacolo economico. I due stranieri hanno ucciso per soldi. Non per rapinare ma per soldi. Quali soldi il magistrato ancora vuole scoprirlo. Non gli sembra sufficiente e plausibile il delitto perché una pizzeria faceva concorrenza all’altra e una pizzeria aveva clienti mentre l’altra restava vuota.

Secondo il magistrato ci deve essere qualcosa di più, qualcosa di non ancora emerso. Resta che a uccidere, per soldi, sono stati due killer subito presi dalla polizia che, evidentemente, non dorme affatto. Killer, stranieri, provocatori e che ancora non hanno detto tutto.