SESTRI PONENTE (GENOVA) – Convincono l’anziano e ricco zio, sacerdote in pensione, a cointestare loro il suo conto, lo segregano in casa e riescono a portagli via oltre mezzo milione di euro. Ma alla fine vengono arrestati.
E’ quanto accaduto a Sestri Ponente, uno dei quartieri del Ponente di Genova. Come racconta il quotidiano online Genova Today, i due nipoti e la sorella più giovane dell’uomo, un sacerdote in pensione di 88 anni che vive a Palermo, alcuni mesi fa sono riusciti a far venire lo zio a Genova, invitandolo nella loro casa per quella che avrebbe dovuto essere una vacanza.
Ma ancora prima di accompagnarlo nell’appartamento, i nipoti hanno portato l’anziano parente in una banca e lo hanno convinto ad aprire un conto corrente cointestato con la sorella in cui depositare i contanti che aveva con sé. E dal momento che erano lì con lui, i due nipoti si sono offerti di apporre la loro firma sul nuovo conto, in modo da facilitare le operazioni bancarie. Poi lo hanno anche convinto a trasferire sul conto genovese parte del denaro che aveva sul suo conto siciliano.
Quindi hanno portato l’anziano nell’appartamento e non l’hanno più fatto uscire. Non solo: gli hanno anche impedito di sentire i suoi familiari. Così una cognata siciliana si è preoccupata e alla fine ha denunciato la scomparsa dell’anziano alla questura di Palermo.
I poliziotti siciliani hanno avvertito il commissariato di Sestri Ponente, che hanno iniziato le ricerche e hanno trovato il sacerdote in pensione a casa della sorella. Nonostante l’opposizione dei parenti, gli agenti hanno portato via l’uomo, che ha poi raccontato loro l’accaduto, e ha chiesto di poter tornare a casa sua, in Sicilia.
Gli agenti al termine delle indagini hanno scoperto un raggiro iniziato a marzo 2016 che aveva portato via dal conto dell’anziano 560mila euro. I due nipoti e la sorella dell’uomo, tutti incensurati, sono stati denunciati per circonvenzione d’incapace.