Silvia Romano in Italia, aereo atterrato: resta il giallo delle nozze e della conversione all’Islam VIDEO

ROMA – Silvia Romano è atterrata in Italia alle 14  del 10 maggio su un volo atterrato all’aeroporto di Ciampino.

La giovane volontaria milanese di 25 anni è scesa dall’aereo indossando la tipica veste islamica, accolta da gioia e sorrisi.

Silvia sarà interrogata per ricostruire la prigionia e chiarirà il giallo delle nozze con un jihadista suo carceriere e della conversione all’Islam.

La Romano fu rapita nel novembre 2018 in Kenya e venduta a un gruppo jihadista legato agli al Shabaab e portata in Somalia.

Da allora l’Italia si è impegnata per la sua liberazione e il 9 maggio il premier Giuseppe Conte è andato ad attenderla in aeroporto per il suo arrivo.

Oltre a Conte, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha accolto Silvia, postando una diretta Facebook del suo arrivo.

Una giornata di gioia per quanti hanno atteso di avere notizie sul destino della ragazza italiana.

Ora Silvia è in viaggio verso l’Italia e alle 14 dovrebbe atterrare all’aeroporto di Ciampino a Roma.

“Sono stata forte e ho resistito”, ha raccontato la Romano che il 10 maggio potrà riabbracciare il padre Enzo e i suoi cari.

Silvia Romano, dal rapimento alla liberazione

La Romano era stata il 20 novembre 2018 a Chakama, ina città a circa 80 chilometri da Malindi in Kenya, da un commando di uomini armati.

Il rapimento era a scopo di estorsione, ma poi la giovane cooperante è stata portata in Somalia e venduta a un gruppo di jihadisti di Al-Shabaab.

Silvia è stata liberata da un’azione congiunta tra i servizi di intelligence italiani e quelli turchi in una località a 30 chilometri da Mogadiscio.

Al momento non ci sono conferme di un pagamento di un riscatto.

Silvia rientra in Italia, il giallo della conversione all’Islam

Quando è stata trovata, Silvia vestiva con abiti tipici delle donne somale e il capo coperto.

La giovane sarebbe stata costretta a sposare uno dei suoi carcerieri della jihad e convertirsi all’Islam.

Sarà la Romano, durante un interrogatorio a Roma, a raccontare i drammatici 535 giorni di prigionia in Somalia e le vicende vissute.

Resta il giallo della sua conversione all’Islam.

Una volta arrivata all’ambasciata italiana di Mogadisco, avrebbe spiegato di esser “una convertita” e che avrebbe chiarito “tutto con mia mamma appena la rivedrò”. (Fonti: Il Messaggero, La Stampa, Repubblica, YouTube)

 

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