Strage di Capaci: 8 arresti per la morte di Falcone e Morvillo. I nomi

Pubblicato il 16 Aprile 2013 - 08:29| Aggiornato il 18 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

CALTANISSETTA – Otto arresti per la strage di Capaci, quella in cui morì Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo.

La Direzione investigativa antimafia (Dia) ha eseguito otto provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal gip di Caltanissetta su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) diretta dal procuratore Sergio Lari-

Nell’attentato furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. L’inchiesta della Dda, che si e’ basata anche sulle dichiarazioni dei pentiti Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina, ricostruisce i tasselli mancanti relativi alle fasi deliberativa, preparatoria ed esecutiva della strage di Capaci.

C’e’ il capomafia Salvo Madonia, gia’ detenuto al carcere duro. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere e’ stata notificata anche ad altre sette persone, tutte gia’ detenute. Tra loro Cosimo D’Amato, un pescatore di Santa Flavia (Palermo), finito in manette nel novembre scorso su ordine dei pm di Firenze che indagano sulle stragi mafiose del ’93. Secondo gli inquirenti, avrebbe fornito l’esplosivo utilizzato per gli attentati di Roma, Firenze e Milano.

I pm nisseni gli contestano di avere procurato alle cosche anche il tritolo usato per l’eccidio di Capaci. D’Amato avrebbe recuperato l’esplosivo da residuati bellici che erano in mare. Gli altri arrestati sono Giuseppe Barranca, Cristofaro Cannella, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello, tutti in carcere già da tempo, con condanne pesanti per reati di mafia ed omicidio. La nuova inchiesta, che si e’ basata soprattutto sulle dichiarazioni dei pentiti Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina, ha consentito di fare emergere il ruolo della famiglia mafiosa di Brancaccio nella preparazione e nell’esecuzione dell’attentato.