Tenta suicidio sotto Frecciarossa: treno passa a 300km/h, lui illeso

Tenta suicidio sotto Frecciarossa: treno passa a 300km/h, lui illeso
Tenta suicidio sotto Frecciarossa: treno passa a 300km/h, lui illeso

TORINO – Ha cercato di togliersi la vita sdraiandosi sui binari dell’alta velocità nella stazione di Brandizzo, vicino Torino, ma per lui la fine non era ancora scritta. Nonostante un treno Frecciarossa sia passato sull’uomo di 44 anni alla velocità di 300 chilometri orari, l’aspirante suicida è rimasto illeso. L’uomo è stato portato poi in ospedale in gravi condizioni non per il passaggio del treno, ma per la quantità di farmaci che aveva ingerito prima del folle e disperato gesto.

A raccontare la storia del fallimento dell’aspirante suicida è Erica Di Blasi su Repubblica nell’edizione di Torino. La giornalista scrive che il 13 giugno un uomo di 44 anni intorno alle 21 di sera ha ingerito una gran quantità di farmaci, è andato alla stazione di Brandizzo e si è sdraiato sui binari dell’alta velocità aspettando che un treno gli togliesse la vita:

“Per una sorta di “miracolo”, come si spingono a dire fonti di Rfi, il Frecciarossa, che in quel punto viaggia ancora a 300 chilometri l’ora prima di iniziare la decelerazione verso Torino, passato poco dopo, l’ha lasciato illeso: il potente spostamento d’aria non è riuscito a smuoverlo dal varco tra la massicciata e la “pancia” del convoglio, e l’accenno di frenata da parte del macchinista, che ha visto quell’uomo steso tra i binari, non ha potuto ovviamente avere effetti.

L’allarme, tuttavia, è subito scattato: la circolazione sulla Milano-Torino è stata bloccata e gli altri Frecciarossa e Italo sono stati dirottati sulla linea ferroviaria tradizionale. Il convoglio “protagonista” del mancato suicidio è arrivato alla stazione di Porta Susa con due ore di ritardo. Quanto a Alessandro C., i medici del 118, trattolo in salvo assieme alla Polfer, lo hanno comunque trasportato all’ospedale di Chivasso. Le sue condizioni erano infatti gravi, non per colpa del passaggio del Frecciarossa ma per i medicinali ingoiati in gran quantità. Sull’accaduto sono in corso le indagini della Polizia ferroviaria. Ieri sera le condizioni dell’aspirante suicida hanno cominciato lentamente a migliorare”.

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