Teresa Russo, donna sorda uccisa a coltellate a Trepuzzi. Marito confessa: “Sono stato io”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2018 - 19:58 OLTRE 6 MESI FA
Teresa Russo uccisa a coltellate dal marito Michele Spagnuolo a Trepuzzi

Teresa Russo, donna sorda uccisa a coltellate a Trepuzzi. Marito confessa: “Sono stato io”

LECCE – Uccisa a coltellate nella cucina della sua casa a Trepuzzi, in provincia di Lecce. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Teresa Russo, una donna sorda di 57 anni, è stata accoltellata più volte alla gola dal marito dal quale si stava separando, Michele Spagnuolo, 77 anni e anche lui sordo. L’omicidio sarebbe maturato al termine di una violenta lite e l’uomo ha confessato il delitto in un biglietto lasciato ai carabinieri. Spagnuolo è stato così rintracciato nella stazione ferroviaria della città e arrestato.

Secondo una prima ricostruzione, Spagnuolo e la moglie si trovavano in casa e stavano litigando quando l’uomo ha afferrato un coltello e ha iniziato a colpirla. Fatali per la donna le coltellate inferte proprio alla gola. A trovare il corpo della donna riverso in cucina in una pozza di sangue sono stati i carabinieri che poco prima avevano trovato davanti alla caserma un biglietto dell’uomo: “Sono stato io, ho ucciso mia moglie”, c’era scritto. E poi un esplicito riferimento al modo in cui la donna era stata uccisa e anche il numero civico e la via dove avrebbero trovato il corpo.

L’uomo è stato rintracciato dai carabinieri poco dopo nella stazione ferroviaria e portato in caserma. Il sostituto procuratore di turno della Procura di Lecce, Luigi Mastroniani, si è recato nell’abitazione per un sopralluogo insieme ai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche, che hanno effettuato i rilievi.

La coppia ha un figlio di 28 anni militare nell’Esercito a Rimini che, appena appresa la notizia, si è messo in viaggio per raggiungere l’abitazione dei suoi. Michele Spagnuolo aveva annunciato le sue intenzioni ad un’amica, in una video-chiamata che aveva fatto domenica 15 luglio: “Prima o poi faccio una pazzia”, aveva detto. E poi aveva aggiunto: “Lascio a casa una lettera in cui spiego tutto. Trovate la lettera”.

Davanti all’abitazione della coppia sono accorsi i vicini e numerosi amici che hanno stazionato a lungo increduli in via Generale Papadia. Secondo quanto raccontato da alcuni vicini, nel primo pomeriggio, intorno alle 16.00, si sarebbe sentito un tonfo ma il rumore è stato associato ai lavori in corso in strada.

Poco dopo sono arrivati i carabinieri che hanno rinvenuto il cadavere della donna. Teresa Russo un’ora prima di essere uccisa aveva telefonato alla sua interprete, Sabrina Panna, che la stava aiutando nell’iter delle pratiche per la separazione: “Ho paura – le aveva confidato – mio marito mi ha sottratto le chiavi della camera da letto, non posso più chiudermi dentro per dormire”.

La donna, infatti, su consiglio del suo avvocato al quale aveva riferito che il marito stava avendo reazioni violente, aveva preso l’abitudine di chiudersi a chiave nella stanza da letto durante la notte. In 30 anni di matrimonio Teresa Russo non aveva mai presentato denuncia, non aveva mai parlato, se non di recente, di comportamenti violenti, e non era conosciuta ai servizi sociali.