Terremoto, complottisti web: “Stanno sperimentando arma tellurica sull’Italia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2016 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto, complottisti web: "Stanno sperimentando arma tellurica sull'Italia"

Terremoto, complottisti web: “Stanno sperimentando arma tellurica sull’Italia”

ROMA – Puntuali come dopo ogni terremoto ecco i soliti articoli complottistici o catastrofici secondo i quali un sisma non può scaturire sempre da cause naturali, ma debba per forza essere “generato” da chissà quale attività. L’ultimo addirittura ipotizza che si stia sperimentando una pericolosissima arma tellurica sull’Italia. Come si legge sul sito EssereInformati.it:

Delirio chimico nei cieli e terremoto una casualità? Osservando attentamente le immagini satellitari di ieri sul’Italia si evidenziano irradiazioni elettromagnetiche dalle coste della Francia fino a quelle della Croazia,e puntualmente una scossa di terremoto di magnitudo 4.2, e non 3.9 come i centri sismologici riportano, ha fatto tremare la Toscana e gran parte del nord Italia. La fantascienza ha superato di gran lunga e da un pezzo la realtà. I terremoti possono essere provocati anche dall’uomo con vari mezzi e sistemi, soprattutto in aree notoriamente a rischio sismico che spesso mascherano la reale dinamica dell’evento tellurico: esplosioni convenzionali e nucleari, iniezioni elettromagnetiche nella crosta terrestre, riscaldamenti ionosferici, ricerca ed estrazione di idrocarburi. Un terremoto indotto presenta distintamente un ipocentro superficiale.

Quindi secondo questo articolo poco c’entrano le faglie. Poco c’entra che dopo il terremoto in centro Italia del 26 ottobre l’attivazione di una nuova faglia può comportare anche ulteriori eventi di magnitudo paragonabile a quel 5.4 Richter calcolato per la prima scossa di mercoledì. O anche di maggiore entità. Come spiega Mario Tozzi per La Stampa si tratta cioè di quella “coppia sismica” che è tipica nei terremoti dell’Appennino centrale e meridionale e che già si era avvertita durante il terremoto del 1997 a Colfiorito. Ma anche il terremoto del 24 agosto aveva avuto una prima scossa di magnitudo 6.0 Richter alle 3.36 del mattino e una successiva, sotto Norcia, di magnitudo 5.8.

In generale quel che sta facendo tremare di nuovo la terra in quella parte di Appennino è sempre il fenomeno di spinta della placca africana verso quella euroasiatica. Era solo una questione di tempo che dal sisma terribile di Amatrice ne arrivassero altri di altrettanta potenza: “Repliche tanto forti – ha detto Massimiliano Coccodell’Ingv al Corriere della Sera – non le avevamo escluse e ora si sono verificate”. Negli ultimi due mesi, i sismografi hanno registrato ventimila replica in un’area di 40 chilometri quadrati. Di queste, 15 di magnitudo tra 4 e 5 e 250 tra 3 e 4. Poi i tre “botti” di mercoledì, il primo con epicentro a tre chilometri da Castelsantangelo sul Nera, a dieci chilometri a sud di Norcia, tra Marche e Umbria. Il secondo e il terzo poco più a nord. Scosse registrate di 5.4, 5.9 e 4.6 tutte profonde tra gli 8-9 chilometri.

Alle tre scosse principale, ne sono seguite altre di entità minore. Gli esperti insistono, come da anni siamo tristemente abituati a sentire, che non si può parlare di scosse di assestamento, ma di repliche che lanciano un nuovo atroce segnale: “Ora si è aperta una nuova zona di fratture più a nord – ha aggiunto Cocco – che potrebbe innescare ulteriori movimenti”.