Omicidio Tommy Onofri, Antonella Conserva: “Sono innocente, ho paura di restare in carcere”

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

Antonella Conserva

”Ho paura perché sono in carcere da innocente e non voglio restarci”. Lo scrive Antonella Conserva, condannata in secondo grado a 30 anni per il sequestro e la morte di Tommaso Onofri, in un appello diffuso dal suo collegio difensivo all’approssimarsi della discussione in Cassazione, il 13 dicembre, del suo ricorso e di quello dell’ex compagno Mario Alessi (ergastolo per lo stesso delitto).

”Sono stata condannata perchè i due rapitori del bambino, Mario Alessi e Salvatore Raimondi, per salvarsi e per ottenere benefici mi hanno calunniata e messa in mezzo” scrive la donna. ”Vi chiedo di dare voce al mio urlo di dolore: sono in carcere innocente da quattro anni e voglio ancora credere alla giustizia”. Il ricorso per Cassazione presentato dagli avvocati Pierluigi Anastasio ed Eduardo Rotondi si fonda, spiega una nota diffusa dal criminologo Carmelo Lavorino, su una serie di motivi. Per i legali la sentenza si basa su motivazioni ”illogiche e contraddittorie”, poichè i due accusatori avrebbero fornito versioni diverse sul rapimento e omicidio, ma soprattutto sul coinvolgimento della Conserva, attribuendole ruoli e condotte ”contrastanti ed inconciliabili”.

Inoltre per i legali, la ricostruzione cronologica degli eventi della sera del rapimento, illustrata in appello da Rotondi e Vincenzo, ha ”risultati oggettivi tali da smentire le versioni accusatorie e da escludere il coinvolgimento di Antonella Conserva”. Il legale di Alessi, Laura Ferraboschi, ha invece spiegato che il ricorso in Cassazione ”mira ad un nuovo calcolo, con riduzione, della pena, in considerazione del fatto in secondo grado era stata esclusa l’aggravante dell’aver agito con crudeltà”.