Tonno intossicato, allerta in Piemonte: la tossina resiste alla cottura

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2018 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA
Tonno intossicato, allerta in Piemonte: la tossina resiste alla cottura

Tonno intossicato, allerta in Piemonte: la tossina resiste alla cottura

TORINO – Intossicati dal tonno: allarme in Piemonte. Il pesce proveniva dalla Spagna e la tossina rilevata nei campioni supera di sei volte i limiti di legge. Una tossina, l’istamina, che resiste anche alla cottura e che quindi non fa star male solo mangiando pesce crudo. A far scattare i controlli è stato il caso di due coniugi di Torino, colpiti da intossicazione da istamina dopo avere consumato a casa tonno fresco proveniente dalla Spagna e acquistato in una pescheria cittadina: se la sono cavata dopo un trattamento di cortisone e antistaminici in ospedale, ma adesso rimane da capire quanto tonno proveniente dalla Spagna sia stato venduto.

Le analisi, condotte dal laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico di Torino diretto dalla dottoressa Lucia Decastelli, hanno rilevato la positività alla sindrome sgombroide in diversi campioni: nei residui del pasto, nella pescheria e dal grossista (stesso lotto in confezione integra). In tutti i campioni sono stati trovati alti livelli di istamina.

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L’allerta dopo le analisi. L’intossicazione da sindrome sgombroide (arrossamento della pelle, prurito, cefalea, crampi addominali,  nausea e diarrea) è il primo caso che quest’anno si verifica in Piemonte. Altra particolarità, spiega La Stampa: questa volta, grazie alla rapidità degli accertamenti, è stato possibile stabilire un collegamento diretto tra il cibo consumato e la tossina, presente nei campioni in quantità superiori di sei volte rispetto alla soglia di sicurezza.

Come spiegano dall’Asl Città di Torino la cattiva conservazione del pesce causa lo sviluppo dell’istamina (in alcuni casi il processo si attiva già sulle navi di cattura): la quale, oltretutto, è termostabile, cioè resistente al calore e quindi alla cottura dei cibi.