Valle d’Aosta, inghiottiti sei rafter nel torrente. Salvati dopo due ore

Pubblicato il 22 Luglio 2010 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

Una rapida del torrente insidiosa, ma anche il mancato rispetto delle normali misure di sicurezza: queste le cause dell’incidente, finito bene, accaduto oggi nella Dora Baltea, a Morgex, in Valle d’Aosta, in cui sei francesi che praticavano il rafting sono stati inghiottiti dalle acque del torrente, dopo il ribaltamento del loro gommone, per poi essere tratti in salvo dopo più di due ore di ricerche.

Momenti di paura che, secondo gli esperti, potevano essere evitati: ”L’equipaggio francese sceso con un solo gommone e una sola guida, ha spiegato David Alemanni, responsabile delle guide della Federazione italiana rafting, recentemente riconosciuta dal Coni, non ha rispettato le normali procedure di sicurezza adottate normalmente in Italia che prevedono la presenza di due guide in due gommoni, oppure un gommone seguito da un kayak di sicurezza o, in alternativa, un gommone con degli speciali remi in grado di gestire situazioni di difficoltà”.

Il tratto del torrente valdostano in cui sono caduti in francesi è uno dei più conosciuti bacini per il rafting d’Europa ed è frequentato ogni anno, soprattutto in questo periodo estivo, da migliaia di appassionati. L’equipaggio della scuola ‘Session Raft’ di Chamonix, composto da una guida e da cinque praticanti, è partito da Morgex alle 11 circa di oggi. Pochi minuti dopo ha affrontato il passaggio della ‘Vachery’, classificato come ”mediamente difficile”, le cui onde sono state comunque sufficienti per rovesciare il gommone. Dalle acque tumultuose sono subito usciti in due, la guida e uno dei membri dell’equipaggio, gli altri sono stati trascinati a valle.

L’allarme ha immediatamente convogliato in zona l’intero sistema dei soccorsi valdostano: un elicottero della protezione civile, il soccorso alpino, i vigili del fuoco, la guardia di finanza e i carabinieri. Ci sono volute però oltre due ore per individuare e, in alcuni casi, trascinare a riva i dispersi. Quattro di loro, le cui condizioni sono apparse comunque buone, sono state portate all’ospedale Umberto Parini di Aosta per accertamenti.