Trieste, aggredito in pieno centro: “Erano sette immigrati”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Dicembre 2015 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA
Trieste, aggredito e preso a pugni. «Erano sette profughi»

Piazza Libertà a Trieste

TRIESTE – Aggredito e picchiato a due passi dalla Stazione ferroviaria da un gruppo di extracomunitari. È accaduto nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 dicembre nel giardino di piazza Libertà a Trieste.

Protagonista della vicenda un giovane triestino, Manuel Pozzecco, 33 anni, ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara in codice giallo. Per lui una diagnosi che parla di “trauma cranico e contusione della parete toracica” e una prognosi di una settimana.

“È accaduto tutto in pochi minuti – racconta Pozzecco al Piccolo -. Era quasi mezzanotte, ero seduto su una panchina e stavo aspettando una persona. A un certo punto un ragazzo straniero mi si è avvicinato e ha iniziato a provocarmi. Io gli ho detto di allontanarsi e di lasciarmi stare. Lui si è diretto verso un gruppo di suoi amici. Hanno iniziato a deridermi e poi improvvisamente hanno cominciato a picchiarmi. Erano in 7, credo si trattasse di profughi che alloggiano al Silos, e mi sono piombati addosso sferrandomi una serie di pugni al volto e al corpo. Ho cercato di proteggermi e di difendermi come potevo. Fortunatamente sono riuscito a divincolarmi ed a scappare di corsa verso via Udine chiedendo aiuto”.

A dare l’allarme è stato un ragazzo che passava da quelle parti. L’ambulanza del 118 è giunta sul posto dopo pochi minuti insieme a due pattuglie della polizia che hanno effettuato gli accertamenti del caso.

“Sono ancora molto scosso per quello che è accaduto tanto che faccio fatica a dormire – spiega il ragazzo -. Sono una persona tranquilla che non va in cerca di guai. Il problema è che questa città non è più sicura come un tempo ed ormai si ha paura ad uscire soprattutto la sera. Non è una questione di razzismo, ma è indiscutibile che con gli ultimi arrivi dei richiedenti asilo in città le cose sul fronte della sicurezza sono peggiorate”.

Poi un appello alle istituzioni:

“Ho ricevuto tantissime attestazioni di solidarietà da parte di amici, conoscenti e semplici cittadini e questo non può che farmi piacere – conclude -. All’amministrazione, sindaco in testa, chiedo semplicemente di adoperarsi per aumentare la soglia di sicurezza in questa città. D’accordo l’accoglienza agli stranieri, ma è ora che si faccia qualcosa anche per i triestini”.