Crolla palco di Jovanotti: operaio morto, 12 feriti. Tour sospeso

Pubblicato il 12 Dicembre 2011 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

Lorenzo Jovanotti

TRIESTE – E’ crollato il palco del concerto di Jovanotti a Trieste, un operaio di 20 anni, Luciano Pinna, è morto e altri 12 sono feriti. Il tutto è avvenuto all’interno del PalaTrieste dove lunedì sera 12 dicembre si sarebbe dovuto svolgere il concerto di Jovanotti. Ovviamente il concerto è stato ufficialmente annullato e Jovanotti ha anche deciso di annullare l’intero tour. Dopo Trieste doveva toccare Modena, Ancona, Caserta, Roma e concludersi a Taranto il 30 dicembre.

La vittima è un giovane operaio di Trieste, di circa 20 anni che è morto sul colpo. Sono complessivamente sette i feriti ricoverati al Pronto soccorso dell’Ospedale di Cattinara, uno dei quali in condizioni gravi e un altro in condizioni definite ‘serie’. Gli altri cinque sono tenuti in osservazione. Sono tutti uomini e molto giovani. Il ferito più grave è ricoverato nel reparto di rianimazione ma la sua vita non sarebbe in pericolo; l’altro è invece ricoverato nel reparto di ortopedia. Ha subito, invece, solo una lieve escoriazione una ragazza che lavorava sul luogo dell’incidente, inizialmente contata tra i feriti. La giovane – ha confermato la madre della giovane lasciando il Palasport nel pomeriggio – era riuscita ad allontanarsi proprio nell’istante in cui la struttura stava crollando.

L’incidente è avvenuto intorno alle ore 14.00.  Una ventina di persone stavano montando il palco quando la struttura è venuta giù, si è come “accartocciata” su se stessa. Sarebbe stata la caduta in avanti dei due pilastri anteriori a causare il cedimento del palco.

Gli operai che stavano ultimando gli ultimi lavori necessari per il corretto funzionamento della struttura, sono stati investiti dal crollo e alcuni di essi sono rimasti incastrati tra i tubi di acciaio. Immediata la richiesta di ambulanze del 118. Il bilancio con le ore potrebbe aggravarsi. Nel palazzetto è giunto il medico legale, Fulvio Costantinides, assieme agli operatori del 118 e ai Vigili del Fuoco.

La struttura sportiva, situata nel rione di San Sabba, adiacente allo stadio ”Nereo Rocco”, e’ stata transennata e posta sotto sequestro. I tecnici specializzati che hanno seguito il tour di Jovanotti sono stati sentiti in Questura a Trieste dopo l’incidente mortale. “Si tratta – ha spiegatoLuigi Vignando, di Azalea Promotion – di personale specializzato che cura la produzione dell’artista. Ad esso, per ogni data, si affiancano alcune ditte locali per il montaggio del palco, e a una di queste apparteneva la vittima”.

L’organizzazione: “Motivi ignoti”. ”Durante l’allestimento del concerto di Jovanotti previsto per questa sera al Palazzo dello Sport a Trieste, e’ crollata attorno alle ore 14.00 la struttura a cui avrebbero dovuto essere appesi audio e luci”. Lo spiega Maurizio Salvadori della Trident Management Srl che produce il tour di Jovanotti.

”Normalmente tutti gli apparati vengono appesi mediante motori ai tetti dei Palazzi dello Sport ma, visto che la configurazione di quello di Trieste non permette quest’operazione, era stata noleggiata per questo concerto una struttura denominata ‘ground support’ che – spiega ancora Salvadori – ha improvvisamente ceduto. Nel crollo e’ stato coinvolto tutto il personale al momento al lavoro con il tragico bilancio di un morto e dieci feriti”. ”I motivi del cedimento della struttura sono al momento sconosciuti ed incomprensibili dato che il piano di lavoro era stato redatto, come sempre, da un ingegnere abilitato. Spettera’ naturalmente alla Magistratura ed ai periti nominati stabilire le cause del crollo. I prossimi concerti sono al momento sospesi e verra’ data comunicazione entro domani sera delle decisioni prese riguardo agli stessi”.

Jovanotti: “Addolorato”. Jovanotti affida a Twitter il ricordo del giovane operaio morto oggi mentre montava il palco del suo concerto a Trieste: ”Il mio dolore e’ rivolto a Francesco Pinna, studente e lavoratore la cui vita si e’ fermata oggi nell’incidente che ha travolto la mia squadra”.

”Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce profondamente – scrive ancora Jovanotti -. Un tour e’ una famiglia e si lavora per portare in scena la vita e la gioia”.