Truffa ciuccio: si fanno aprire porta e…derubano anziani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2016 - 11:51 OLTRE 6 MESI FA
Truffa ciuccio: si fanno aprire porta e...derubano anziani

Truffa ciuccio: si fanno aprire porta e…derubano anziani

ROMA – Si sono fatti aprire la porta di casa con la scusa di dover recuperare il ciuccio del loro bimbo, caduto sul balcone dal piano superiore. La vittima ignara apre la porta e fa entrare le ladre dall’apparenza innocua, che rubano tutto quello che c’è a portata di mano. Questa la “truffa del ciuccio“, come è stata ribattezzata dagli agenti di Roma dove sono già diversi i casi segnalati alle autorità.

Il Messaggero scrive che da gennaio scorso la polizia ha iniziato a indagare su questa nuova truffa dopo aver arrestato due donne italiani che avevano tentato di raggirare una anziana signora:

“Nel gennaio scorso, gli agenti della polizia di Stato avevano individuato e arrestato due donne italiane in zona tuscolano, perché responsabili di un tentato raggiro ai danni di una signora anziana. In particolare le due ladre, con la scusa del ciuccio caduto dal balcone avevano tentato l’ennesima truffa. Le urla della vittima e l’immediato intervento della polizia avevano permesso ai poliziotti di interrompere le attività criminose delle due.

Le indagini, proseguite poi nei mesi successivi, hanno portato, gli agenti del commissariato Prati a ricollegare ad una delle due donne un altro episodio analogo verificatosi in zona Prati a dicembre dello scorso anno. In particolare gli investigatori riconoscendo, in un furto denunciato da una donna presso il loro commissariato, lo stesso modus operandi di quello sventato dagli agenti qualche tempo prima, hanno sottoposto alla vittima alcune fotografie, tra le quali ha riconosciuto senza alcun dubbio R.S., 34enne romana, quale responsabile della truffa subita. Ammonta a 20mila euro il valore della merce asportata dalla donna, tra cui oggetti in oro. Con l’esecuzione della misura della custodia in carcere la 34enne dovrà difendersi anche da questa nuova imputazione”.