La Bocconi di Monti non paga l’Ici dal 2005: Pisapia presenta il conto

Pubblicato il 4 Gennaio 2012 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – L’università Bocconi di Milano non paga l’Ici dal 2005. Giuliano Pisapia, sindaco della città, ha presentato il conto a Mario Monti. L’immobile della disputa che da anni i due combattono si trova in via Spadolini. Il palazzo è una residenza universitaria per studenti fuori sede che dispone di 333 camere. Pisapia ha presentato a Monti un conto di 600 mila euro ed ha firmato con la sua mano l’incarico all’avvocatura comunale per portare a termine il contenzioso lo scorso 22 dicembre. Fino ad oggi le commissioni tributarie hanno dato ragione alla Bocconi, che si appella all’esenzione prevista dalla legge 504 del 1999.

L’articolo 7 comma 1 della legge in questione prevede che gli immobili “con finalità istituzionali, assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive” non debba pagare tasse. Un beneficio di cui la Bocconi si avvale anche per la sede storica di via Sarfatti e che secondo Pisapia non può essere esteso, dato che l’affitto per una camera nello studentato conteso costa dai 3.100 agli 8.500 euro l’anno. Un guadagno che l’assimila ad un albergo o un affittacamare privato e che dunque non dovrebbe godere dell’esenzione.