Università Pavia, vendute case destinate a studenti: arrestato prof Bugatti

Pubblicato il 7 Febbraio 2013 - 10:44| Aggiornato il 6 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Angelo Bugatti, architetto e professore dell’Università di Pavia, è stato arrestato con l’accusa di corruzione la mattina del 7 febbraio. I carabinieri hanno inoltre sequestrato i 9 mila metri quadri di terreno in cui sarebbe dovuto sorgere il nuovo Ateneo di Pavia.

Bugatti, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria edile e del territorio, avrebbe usato la sua nomina a capo del dipartimento di edilizia per modificare la convenzione sul nuovo Ateneo. Così invece di edificare alloggi per studenti, spiegano gli inquirenti, sarebbe stato possibile edificare appartamenti commerciali. E alcuni di quegli appartamenti erano già stati venduti al pubblico. I presunti complici di Bugatti sarebbero un imprenditore edile ed un funzionario del Comune.

Un cambiamento che era stato ‘legittimato’, secondo le indagini, da una variante urbanistica all’originaria convenzione, ottenuta tramite la corruzione. L’università di Pavia è una delle più antiche del mondo: è stata fondato nel 1361.

Secondo quanto spiegato dai carabinieri, il professore aveva manovrato, grazie al suo ruolo tecnico nella dirigenza dell’Ateneo, per permettere che un grande cantiere, realizzato in un’area con vincolo paesaggistico grazie a una convenzione con il Comune che prevedeva edilizia residenziale e servizi esclusivamente per gli studenti, diventasse invece, in parte, di tipologia commerciale, con tanto di appartamenti già in vendita al pubblico. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione e falso.