Quegli immigrati buoni che ci mancano: vacanti 858 posti all’università

Pubblicato il 12 Ottobre 2011 - 10:04 OLTRE 6 MESI FA

Mariastella Gelmini (Foto Lapresse)

ROMA – Mancano 858 studenti extracomunitari “buoni” all’università italiana. Buoni perché in grado di superare il test d’ingresso negli atenei e studiare quindi nei nostri atenei. Il problema riguarda quattro facoltà a numero chiuso: Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Ventimila i posti a disposizione per gli studenti italiani e comunitari, 1210 quelli riservati agli studenti extracomunitari non residenti nel nostro Paese. Primo problema: ai test si sono presentati solo 859 aspiranti matricole e quindi già a settembre era chiaro che almeno un terzo dei posti non sarebbe stato assegnato. Quest’anno c’è stata però una novità: per tutti gli studenti (italiani o extracomunitari che fossero) valeva la regola del punteggio minimo. Almeno 20 punti su 80. Chi non raggiunge la soglia resta fuori, anche se ci sono posti a disposizione.

Questa regola ha penalizzato fortemente proprio gli extracomunitari viste le comprensibili difficoltà con l’italiano: infatti a superare il test sono stati solo 352 studenti. Fino all’anno scorso, senza questa regola, è capitato che entrassero all’università studenti con un punteggio bassissimo. Quest’anno la differenza c’è stata. Risultato: 858 posti risultano vacanti. Che fare? Il ministro Mariastella Gelmini vorrebbe assegnare quei posti agli studenti italiani e comunitari rimasti fuori, ma non è così semplice: i test sono chiusi e c’è un parere contrario del Consiglio di Stato. Più probabile che vengano recuperati il prossimo anno.