Vi siete dimenticati di pagare la multa? Vi possono negare il passaporto

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Dicembre 2016 - 07:40 OLTRE 6 MESI FA
Vi siete dimenticati di pagare la multa? Vi possono negare il passaporto

Vi siete dimenticati di pagare la multa? Vi possono negare il passaporto

LIVORNO – Vi siete dimenticati di pagare una multa? Se avete in progetto vacanze all’estero, affrettatevi a saldare il vostro debito con la giustizia. Altrimenti la polizia può negarvi il rilascio del passaporto. E’ accaduto a una coppia di livornesi in partenza per il Capodanno. Si erano dimenticati di pagare una pena pecuniaria, un’ammenda inflitta dal giudice in caso di reati minori. Così al momento del rinnovo del passaporto è arrivata la doccia fredda: se non pagate, niente documento.

Non è la prima volta che accade. Anzi questa è la regola: secondo una legge del 1967 chi non paga le ammende o le multe inflitte dal tribunale non può ricevere il passaporto. Ma niente panico: basta correre a pagare e il viaggio, magari costosissimo e tanto agognato, è salvo.

Stefano Taglione per il quotidiano Il Tirreno è andato in giro per le questure della Toscana a chiedere spiegazioni:

Per il questore di Pisa, Alberto Francini, non è certo una situazione nuova. «Capita spesso che molti dicano di non saperne niente – spiega il funzionario del ministero dell’Interno – ma per fortuna i conti si possono saldare rapidamente, anche in una giornata. La questura, esaminando ogni pratica, verifica il casellario giudiziale. Magari si tratta di multe non pagate da anni, anche conseguenza di un decreto penale di condanna».

Qualcuno, alla telefonata di convocazione della questura, cade dalle nuvole. Equitalia Giustizia, che si occupa della riscossione delle pene pecuniarie per conto dello Stato, a chi è considerato moroso normalmente invia le lettere di sollecito. Ma per gli importi non eccessivi la società pubblica può non essere particolarmente incisiva nella sua azione: di pignoramenti, trattenute dallo stipendio o, se ci sono, seconde case da mettere all’asta neanche se ne parla.

Così, se la raccomandata è stata letta distrattamente o ignorata, bisogna fare i conti con l’altolà della questura quando si decide di rinnovare o fare il passaporto. «Se il debito non viene saldato siamo tenuti a emanare un decreto di diniego – fanno sapere dalla divisione amministrativa della questura di Grosseto – ma quasi sempre tutto si risolve dopo la nostra telefonata al diretto interessato: lo convochiamo in sede e gli consegniamo la lettera con la quale lo informiamo che, se vuole che la pratica vada avanti, deve assolvere quest’obbligo».

Anche secondo il questore di Lucca, Alessandro Giuliano, è sufficiente l’avvio del procedimento per incentivare il cittadino a pagare. «Spesso l’importo viene saldato proprio al fine di ricevere il passaporto – conferma il questore – ed è vero: a volte le persone ci dicono di non sapere nulla di questa pendenza».

E una volta che le autorità hanno la certezza dell’avvenuto pagamento, i funzionari possono riavviare le pratiche per la consegna del tanto agognato documento. «Il nostro suggerimento – spiega Alberto Tricoli, responsabile dell’Ufficio passaporti della questura di Livorno – è quello di verificare la propria posizione prima della richiesta. Quasi sempre si tratta di reati di piccola portata, ma il pagamento tardivo della pena pecuniaria è l’unico modo per avere il passaporto».