Vincenzo Liotta, morto carbonizzato a 22 anni: incidente o suicidio?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Maggio 2015 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA
Vincenzo Liotta, morto carbonizzato a 22 anni: incidente o suicidio?

Vincenzo Liotta, morto carbonizzato a 22 anni: incidente o suicidio?

PALERMO – Il corpo di Vincenzo Liotta, 22 anni, uno studente universitario di Economia e finanza di Palermo di cui non si avevano più notizie da due giorni è stato stato trovato dai carabinieri la notte tra giovedì e venerdì nelle campagne di Piraino, Messina. Il cadavere del ragazzo carbonizzato era nei pressi di una casa di campagna della famiglia. I carabinieri ritengono si sia trattato di un terribile incidente o di un suicidio poichè vicino al corpo sono state trovate alcune taniche di benzina.  Il giovane era uscito da casa, due giorni fa alle 9 senza fare più ritorno. I genitori avevano presentato denuncia giovedì mattina, preoccupati perchè non era più tornato a casa.

Il telefono cellulare di Liotta era stato intercettato l’ultima volta alle 22.30 di mercoledì nei pressi dell’aeroporto di Punta Raisi. Gli amici e i parenti avevano iniziato le ricerche anche con un fitto tam tam su Facebook. In molti avevano postato appelli e anche la foto di Vincenzo. Il giovane era uscito da casa, in via Alessandro La Marmora, alle 9 e a bordo della sua Toyota Rav,  si era allontanato senza fare più ritorno.

Due le ipotesi dei carabinieri. O un gesto volontario o un incidente. Accanto al corpo dello studente sarebbe stata trovata della pasta non del tutto cotta. Forse Vincenzo aveva deciso di trascorrere una giornata nella casa che i genitori stanno costruendo a Piraino e qualcosa è andato storto mentre stava cucinando. Nei pressi dell’incidente c’erano anche alcune taniche di benzina. I genitori e i parenti non credono al suicidio. “Era un ragazzo solare – raccontano i familiari – Vincenzo amava la vita e i suoi studi. Non sappiamo cosa sia successo a Piraino. Aspettiamo l’esito delle indagini dei carabinieri che al momento ci dicono non escludono la pista dell’incidente”.