Vittorio Veneto: Patrizia e Angelica, da Second Life (dove si fingevano madre e figlia) all’omicidio di Paolo Vaj

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Luglio 2019 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA
Vittorio Veneto: Patrizia e Angelica si erano conosciute su Second Life

La casa di Vittorio Veneto dove è stato ucciso Paolo Vaj (Ansa)

ROMA – Patrizia e Angelica, due donne unite per la pelle, una matura l’altra giovane, morbosamente unite fino al punto di condividere una esistenza parallela in rete vivendo un film virtuale su Second Life dove potevano essere madre e figlia. Patologicamente” legate dicono ora i giudici, fino al punto di scoprirsi assassine spietate, secondo l’accusa capaci di ammazzare a bastonate l’uomo con cui convivevano e che intralciava la loro totalizzante amicizia. Il Gip del Tribunale di Treviso ha convalidato ieri l’arresto di Patrizia Armellin, 52 anni, e di Angelica Comaci (24), le due donne di Vittorio Veneto (Treviso) accusate di aver ucciso giovedì scorso Paolo Vaj, 57 anni. A bastonate prima di finirlo soffocandolo con il cuscino. 

Armellin e Comaci sono entrambe accusate di omicidio volontario in concorso. Nell’interrogatorio di garanzia hanno scelto di non rispondere alle domande del magistrato. Si erano conosciute appunto su Second Life. Attraverso i rispettivi avatar, Patrizia la veneta faceva la mamma e la siciliana Angelica la sua bambina. Un rapporto esclusivo, il convivente doveva essere di troppo.

Beveva e infatti gli avevano ritirato la patente a Paolo Vaj: quando ha preteso di essere accompagnato in macchina da quella che credeva ancora la sua compagna, qualcosa è scattato in quella casa di via Cal dei Romani. Patrizia e Angelica gli avevano già detto che se ne doveva andare. In un modo o nell’altro sarebbe successo. (fonte Ansa)