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Acquamazione, come funziona il sistema per cui il cadavere viene licquefatto senza inquinare

È stato liquefatto, sciolto per “acquamazione”. Così il cadavere dell’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984, in meno di tre ore è diventato solo ossa. Si tratta di un processo più ecologico rispetto alla cremazione, visto che il corpo non viene bruciato, anche se alla fine il risultato è simile.

Cos’è l’acquamazione, l’alternativa ecologica alla cremazione

Come detto, la liquefazione è un’alternativa ecologica alla cremazione, nota anche come acquamazione o idrolisi alcalina.

La tecnica è stata sviluppata negli anni Novanta per smaltire le carcasse di animali e, successivamente, è stata impiegata negli allevamenti durante l’epidemia della mucca pazza e nelle scuole di medicina statunitensi, nello smaltimento dei corpi donati alla scienza.

Desmond Tutu, noto per il suo stile di vita modesto e rispettoso per l’ambiente, per il suo funerale ha chiesto una cerimonia semplice, una semplice bara e una cremazione ecologica. Il suo corpo è stato dunque sottoposto ad acquamazione, tecnica più ecologica rispetto alla cremazione tradizionale.

Come funziona

Nella acquamazione si utilizza una soluzione alcalina, generalmente ottenuta da idrossido di potassio in acqua. Il corpo non viene bruciato, ma immerso per alcune ore nella miscela e sottoposto a idrolisi alcalina ad alte temperature. Nella reazione, tutti i tessuti del corpo vengono liquefatti ad eccezione delle ossa, che sono poi essiccate e ridotte in polvere per essere consegnate ai parenti del defunto.

L’acquamazione è considerata una delle tecniche di smaltimento più ecologiche poiché consuma energia cinque volte inferiore rispetto alla cremazione e determina una riduzione di emissioni di gas serra di almeno il 35%. Inoltre consente di smaltire i corpi in modo igienico e di risparmiare spazio.

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