ROMA – Trecento morti, un aereo della Malaysia che cade in Ucraina. E prima ancora di tentare un soccorso, o di arrivare sul posto per capire cosa sia davvero successo ed è già iniziata una guerra di accuse tra Ucraina e Russia.
Tutto comincia con un’ipotesi diffusa dalla agenzia Interfax. Il Boeing potrebbe essere stato abbattuto da un missile. L’agenzia cita una fonte precisa, un ministro ucraino. E un missile preciso, un Buk: testata russa che ha una gittata di 30 chilometri.
Il caso monta subito anche perché l’aereo è caduto vicino Donetsk in piena zona di scontri. Gli ucraini accusano i russi: lo hanno abbattuto loro. I russi ovviamente negano dicendo di non avere neppure le armi adatte per un’operazione simile.
“Abbiamo solo sistemi anti aerei portatili capaci di colpire al massimo ad una altezza di 5 km”, ha dichiarato il primo vicepremier dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Andrei Purghin.
Difficile, anzi impossibile, che finisca qui. C’è intanto da recuperare l’aereo, fare la conta delle vittime. Capire se la pista “missile” ha senso.