Amanda Gorman, l’attivista disabile che ha letto le sue poesie all’insediamento di Joe Biden

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 20 Gennaio 2021 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA
Amanda Gorman

Amanda Gorman, l’attivista disabile che ha letto le sue poesie all’insediamento di Joe Biden (foto ANSA)

Il nome di Amanda Gorman è destinato a far parlare negli Stati Uniti. Soprattutto perché oggi, 20 gennaio, giorno della cerimonia di insediamento a Washington di Joe Biden, ha recitato i versi delle sue poesie davanti al neo presidente degli Stati Uniti.

Chi è Amanda Gorman

Originaria di Los Angeles, Amanda Gorman è nata nel 1998 e nel 2017 è diventata la più giovane vincitrice del prestigioso National Youth Poet Laureate, un premio dedicato a giovani poeti e poetesse. Laureata nel prestigioso ateneo di Harvard, in Sociologia, a fine anno vedrà uscire il suo primo libro: “Change Sings”.

Attivista contro l’oppressione degli afroamericani, decisa femminista, la giovane poetessa sogna un futuro alla Casa Bianca. Dopo l’elezione di Kamala Harris alla vicepresidenza, la Gorman aveva annunciato la sua intenzione di volersi candidare alla presidenza degli Stati Uniti nel 2036, quando avrà l’età minima per poterlo fare.

Amanda Gorman ha letto oggi, nel giorno del giuramento di Joe Biden, un componimento intitolato “The Hill We Climb” ispirato in parte ai fatti avvenuti a Capitol Hill lo scorso 6 gennaio.

Ad Amanda Gorman da bambina è stato diagnosticato un disturbo dell’elaborazione uditiva. Ha problemi anche di articolazione del discorso che le rendono difficile pronunciare determinate parole e suoni, come la lettera “r”. “Non vedo la mia disabilità come una debolezza”, ha però dichiarato la giovane. “Mi ha reso l’artista che sono e la narratrice che mi sforzo di essere”.

La 23enne ha raccontato anche quando è stata contattata per la lettura a Washington: “Il tema nella sua interezza è ‘America United’, così quando ho sentito quale era la loro visione, è stato molto facile per me dire ‘ottimo’, è anche quello di cui volevo parlare nella mia poesia. Parlerò di America unita, di un nuovo capitolo nel nostro Paese”.

Il discorso di Amanda Gorman

“Ora siamo uniti. Vogliamo proporre un Paese impegnato” ha esordito Amanda Gorman in un abito a firma Prada. “Ora volgiamo lo sguardo non per guardare ciò che ci divide, ma per guardare oltre l’orizzonte. Per guardare il futuro dobbiamo deporre le armi e tendere la mano gli uni verso gli altri. Siamo stati messi alla prova, ma usciremo vittoriosi perché sappiamo che non vorremo più vedere divisioni”.

“La vittoria non sarà nella lama che ci divide, bensì nel ponte che ci porterà oltre le sfide. Noi siamo il passato  che abbiamo ereditato, ma anche la luce che guida il nostro futuro. La democrazia non può essere rimandata, mai può essere sconfitta. Non siamo stati pronti a ereditare la paura, vogliamo aprire un nuovo capitolo di speranza e prevalere sulle catastrofi. Le catastrofi non possono prevalere sulle nostre identità. L’amore diventerà la nostra eredità”.