Arabia Saudita: muore al volante per combattere il divieto alle donne

Manal al-Sherif,

RIYAD – E’ morta in un incidente stradale per combattere il divieto alle donne di guidare. La donna seguiva l’esempio di  Manal al-Sherif, consulente informatica di 32 anni che lo scorso maggio è finita in prigione per dieci giorni per aver postato su YouTube un video in cui guidava per le strade di Khobar, contravvenendo al divieto che vige in tutta l’ultraconservatrice Arabia Saudita.

La donna morta lo scorso sabato era in macchina insieme ad un’amica nella provincia di Hael quando è finita fuori strada. Lai è morta sul colpo, l’amica è stata ricoverata in ospedale.

Dopo la pubblica denuncia di al-Sherif, che ha aperto anche una pagina su Facebook per spingere le autorità ad eliminare il divieto, per le donne, di guidare, si sono moltiplicati i casi di donne saudite che hanno tentato di mettersi al volante, filmando poi l’impresa con il cellulare e mettendo il video sul web. E dopo l’incidente alla sua emula, ha chiesto, sempre su Facebook, di indagare sulla sua strana morte.

Nonostante le proteste e le dimostrazioni, solo lo scorso settembre una donna di Jeddah, Shayma Jastaniah, è stata condannata a dieci frustate perché trovata a guidare, anche se era munita di patente di guida internazionale.

Per di più le donne nel Paese hanno difficoltà a muoversi sui taxi: molti tassisti si rifiutano di farle salire a bordo delle proprie auto se non sono insieme ad un accompagnatore rigorosamente maschio.

 

 

 

Gestione cookie