Aviaria, paura epidemia: 16 casi accertati in Cina, 6 morti

Pubblicato il 5 Aprile 2013 - 18:51| Aggiornato il 16 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

SHANGHAI – La paura per un’epidemia da influenza aviaria torna in Cina dove sono stata accertati 16 casi, di cui 6 mortali. Quattro persone sono morte a Shanghai e due nella provincia dello Zhejiang. Gli ultimi due contagiati sono nella provincia orientale del Jiangsu, dove altri due casi sospetti di influenza aviaria non sono stati ancora accertati. Al momento non è noto se le persone che hanno contratto il virus H7N9 siano stati a contatto con volatili, riferisce l’Agenzia Nuova Cina.

Il nodo principale, quello che desta le maggiori preoccupazioni, resta quello di capire le modalità di trasmissione della malattia. Le autorità cinesi, ma anche l’Organizzazione mondiale della Sanità, continuano a insistere sul fatto che non ci sono prove di trasmissibilità da uomo a uomo.

Wu Fan, direttrice del centro per la lotta alle malattie infettive di Shanghai, ha dichiarato: “Ad oggi possiamo chiaramente affermare che non vi è alcuna trasmissione tra uomini del ceppo H7N9 dell’influenza aviaria”. La Wu ha anche escluso che l’influenza possa diffondersi all’estero.

Il passaggio del virus dovrebbe avvenire necessariamente tramite il contatto con animali infetti, pollame o comunque volatili. Nonostante le rassicurazioni, la paura sta montando tra la gente, soprattutto dopo che stamattina si era diffusa in rete e su alcuni organi di informazione la notizia che un uomo era stato ricoverato con i sintomi del virus dopo aver avuto contatti con una delle vittime.

Le autorità di Shanghai hanno però chiarito che l’uomo presenta si’ sintomi influenzali ma che al momento nessun test ha confermato che abbia contratto l’H7N9. La popolazione è molto preoccupata. A Shanghai sono andate a ruba le mascherine e per strada, in metropolitana e sui pullman di linea, sono moltissime le persone ad indossarle.

Una delle misure scelte dalle autorità è stata quella di sopprimere oltre 20.000 volatili nel mercato di Huhuai, nel distretto di Songjiang a Shanghai, che è poi stato chiuso e disinfestato completamente. Si tratta dello stesso mercato dove erano stati trovati dei piccioni risultati positivi al virus. Chiusi e controllati tutti gli altri mercati di pollame a Shanghai.

Preoccupazione anche ad Hong Kong dove è stata ricoverata una bimba con i sintomi del virus. La piccola, sette anni, era stata recentemente a Shanghai dove pare sarebbe stata in contatto con volatili. I sanitari stanno facendo accertamenti per capire se è stata o meno colpita dall’H7N9.

A Taiwan, anche se non ci sono casi di contagio, gli addetti aeroportuali monitorano attentamente le condizioni dei viaggiatori, in particolare quelli provenienti dalla Cina o di ritorno dalla Cina, per individuare eventuali casi di persone che presentino sintomi sospetti. Ordinata anche la pulizia e la disinfestazione delle aziende agricole.