Commissione Onu: sull’attacco alla Flottiglia ci sono prove per perseguire Israele

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 21:59 OLTRE 6 MESI FA

Israele potrà essere “perseguita” per il blitz contro una flotta di pacifisti turchi in rotta verso Gaza avvenuto il 31 maggio scorso. Lo ha stabilito una commissione d’inchiesta del Consiglio dei diritti dell’uomo dell’Onu, in un rapporto pubblicato oggi.

“Prove evidenti”, stabilisce la commissione Onu, permettono di “perseguire” Israele per l’abbordaggio alla fine di maggio di una flotta di attivisti pro-palestinesi in rotta verso Gaza, finita con l’uccisione di nove attivisti turchi.

“Ci sono prove evidenti che permettono di perseguire i seguenti crimini – si legge nel rapporto -: omicidio volontario, tortura o trattamenti inumani per causare volontariamente grandi sofferenze o ferite gravi”.

“Gli autori dei crimini più gravi – prosegue il rapporto – essendo mascherati, non potevano essere identificati senza l’assistenza delle autorità israeliane”. La commissione chiede pertanto al governo di Israele di collaborare per permettere la loro “identificazione, allo scopo di perseguire i colpevoli”.