Boston, assedio a casa Tsarnaev, due fratelli e due fedi: i soldi e l’Islam

Pubblicato il 19 Aprile 2013 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA

BOSTON – Tamerlan aveva 19 anni. E’ stato ucciso durante un inseguimento nel campus del Mit di Boston (il Massachussets Institute of Technology), una delle più prestigiose università del mondo. Quando gli agenti lo hanno ammazzato aveva addosso un dispositivo esplosivo, forse pronto per farsi saltare in aria.

Negli Stati Uniti era arrivato lì insieme al fratello Dzhokhar, 26 anni, ora chiuso (forse) nella sua casa a Willow Park, a Watertown, sotto assedio delle forze speciali. La paura è che anche lui n indossi una cintura bomba.

La casa, e l’intera zona, è circondata dalle forze dell’ordine. Ma secondo la Cnn il giovane potrebbe essere già in fuga verso il Connecticut, diretto a New York, a bordo di una Honda Crv grigia di cui è stato divulgato il numero di targa. Volanti della polizia sono schierate lungo la Interstate 84 a Union vicino al Confine con il Massachusetts e controllano il traffico. Su richiesta della polizia di Boston un treno Amtrak proveniente da Boston è stato fermato a Norwalk per mezz’ora e perquisito. Nessuna traccia di Tsarnaev.

I due fratelli erano fuggiti nel 2001 dal Kyrgizistan, tenendo fede ad un patto fatto da bambini, alle scuole elementari di Makhachkala, in Daghestan. Dal Caucaso islamico, che dà filo da torcere anche alla vasta Russia, i due fratelli Tsarnaev erano approdati dall’altra parte dell’Oceano Atlantico e Szhokar aveva persino vinto una borsa di studio alla Ringe and Latin School. Sognavano la carriera e i soldi. Ora uno di loro è morto. L’altro ricercato speciale. E gli agenti speciali hanno un timore: “di non prenderlo vivo”.

CECENIA E DAGHESTAN PRENDONO LE DISTANZE – I nomi di Tamerlan e Dzhokar Tsarnaev non figurano nelle banche dati cecena e daghestana delle persone sospette per legami con il terrorismo. Il portavoce del leader cececno, Ramzan Kadyrov, ha smentito che i due fratelli avessero nulla a che fare con la Cecenia. ”Le persone sospettate di aver commesso i crimini a Boston non hanno nulla a che fare con la Cecenia”, dove ”non hanno mai vissuto in età adulta”, ha detto Alvi Karimov. ”Secondo i dati preliminari ricevuti dai dicasteri competenti, la famiglia Tsarnaev, si trasferì molti anni fa dalla Cecenia in un’altra regione della Federazione russa”, ha spiegato Karimov all’agenzia Interfax. ”Successivamente, per un lungo periodo di tempo, la famiglia ha abitato in Kazakhstan, da dove si è trasferita poi negli Usa ottenendo il permesso di soggiorno”, ha proseguito. ”Quindi le persone in questione non abitavano in Cecenia in eta’ adulta e se sono diventate ‘cattive’ bisogna chiederne il perché a chi li ha educati”, ha concluso.

(Foto Ap/LaPresse)