Cina, prima condanna a due anni per la “Rivolta dei gelsomini”

Pubblicato il 12 Aprile 2011 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA

PECHINO – Un giovane cinese di 21 anni è stato condannato a due anni di ”rieducazione attraverso il lavoro” per aver partecipato ad una manifestazione della cosidetta ”rivolta dei gelsomini”, un’iniziativa ispirata dai movimenti pro-democrazia del mondo arabo.

Poche decine di persone hanno partecipato alle proteste, indette attraverso un sito web sino-americano con messaggi anonimi. La polizia cinese ha reagito mettendo in stato d’assedio i luoghi di Pechino e di Shanghai dove si sarebbero dovute svolgere le proteste.

Il giovane, Wei Qiang, è stato arrestato a Pechino il 20 febbraio, secondo il sito web Boxun, lo stesso attraverso il quale sono state annunciate le manifestazioni. Secondo il sito il giovane aveva in passato lavorato con l’artista Ai Weiwei, anche lui arrestato. Questo legame potrebbe essere alla base dell’arresto dell’artista stesso, che è indagato per non meglio specificati ”crimini economici” dopo essere stato arrestato il 3 aprile scorso.

La moglie dell’artista, Lu Qing, ha affermato di essere stata convocato oggi dall’ufficio delle imposte. Secondo Radio Free Asia, anche un cugino di Ai Weiwei che ha collaborato con l’artista sarebbe stato preso in custodia da agenti di polizia.