Cina, aumentano i casi di una nuova forma di polmonite tra i bambini: febbre alta ma niente tosse

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Novembre 2023 - 09:03
Cina, aumentano i casi di una nuova forma di polmonite tra i bambini: febbre alta ma niente tosse. Foto d'archivio Ansa

(foto d’archivio Ansa)

Da qualche settimana in Cina si sta registrando quella che viene definita una strana epidemia di polmonite tra i bambini. Febbre alta ma niente tosse: questi i sintomi più comuni riscontrati secondo le cronache dei media locali.

Dopo le prime segnalazioni di ProMed e dei media locali e internazionali, anche l’Oms ora ha lanciato un’allerta.

Cina, aumentano i casi di una nuova forma di polmonite tra i bambini: febbre alta ma niente tosse. L’allarme del’Oms

“L’Organizzazione mondiale della sanità ha presentato una richiesta ufficiale alla Cina per avere informazioni dettagliate sull’aumento delle malattie respiratorie e sui cluster di polmoniti nei bambini”.

Lo scorso 13 novembre le autorità cinesi avevano segnalato un aumento dell’incidenza delle malattie respiratorie nel Paese. Erano le stesse autorità, ricorda l’Oms, a “sottolineare la necessità di una migliore sorveglianza delle malattie nelle strutture sanitarie e nelle comunità, nonché di rafforzare la capacità del sistema sanitario di gestire i pazienti”.

L’agenzia delle Nazioni Unite cita quindi proprio il rapporto di ProMed, pubblicato una settimana dopo le rassicurazioni di Pechino: “Non è chiaro se i focolai di polmonite non diagnosticata nei bambini – citati nel documento – siano associati all’aumento complessivo delle infezioni respiratorie precedentemente segnalato dalle autorità cinesi o a eventi separati”.

L’Oms ha inviato una richiesta quindi alle autorità cinesi per chiedere “ulteriori informazioni sulle recenti tendenze nella circolazione di agenti patogeni noti tra cui influenza, SARS-CoV-2, RSV e Mycoplasma Pneumoniae, e sulla ricaduta che sta avendo sui sistemi sanitari”.

La dichiarazione si conclude con un appello alla popolazione a mettere in essere quelle buone pratiche che sono in grado di ridurre la circolazione di agenti patogeni, che includono “la vaccinazione raccomandata, mantenere le distanze dalle persone malate, restare a casa quando si è malati, sottoporsi a test e cure mediche secondo necessità, indossare le mascherine a seconda dei casi, garantire una buona ventilazione, lavarsi regolarmente delle mani”.