Daniela Carrasco, El Mimo delle proteste in Cile “torturata, violentata e impiccata dai soldati”. Giallo sulla sua morte

di Daniela Lauria
Pubblicato il 22 Novembre 2019 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA
Daniela Carrasco, El Mimo delle proteste in Cile "torturata, violentata e impiccata dai soldati". Giallo sulla sua morte

Daniela Carrasco (Foto Fb)

ROMA – E’ stata trovata un mese fa impiccata, il suo corpo ferito appeso alla recinzione di un parco nella zona sud di Santiago, i vestiti strappati. Daniela Carrasco, El Mimo come la conoscevano tutti, era diventata il volto delle proteste che da oltre un mese incendiano il Cile. Per il collettivo femminista Ni Una Menos “è stata violentata, torturata e assassinata” da “soldati che l’hanno impiccata e lasciata in mostra come un trofeo per intimidire la popolazione”.

La denuncia terrificante, che dal Cile è giunta fino in Italia, ha commosso e indignato il mondo intero. Le foto di Daniela, postate dal movimento sono velocemente rimbalzate ovunque sul web. La giovane artista di strada, 36 anni, è vestita da clown in un giardino pubblico e nelle strade accanto alcuni manifestanti sventolano le bandiere cilene.

Inizialmente il caso è stato trattato dalle autorità e dalla maggior parte dei media come un semplice suicidio. Ma ora alcune associazioni e organizzazioni accusano le forze di sicurezza cilene. “Alcune ore dopo essere stata fermata dai militari, El Mimo è stata trovata impiccata ad un recinto ed esposta in un comune della città metropolitana di Santiago del Chile. Torturata fino alla morte”, hanno scritto le femministe cilene. 

Secondo la Coordinadora Ni Una Menos Chile “è stato un monito per intimidire chi, soprattutto se donna, sta partecipando alle mobilitazioni di questi giorni in Cile”. In quei giorni erano da poco iniziate le proteste e le violenze che hanno sconvolto il Paese. Violenze che, sta emergendo, hanno colpito in particolare le donne.

Cinque giorni dopo il ritrovamento del cadavere, la procura di Santiago ha aperto un’indagine sulla vicenda. Il rapporto del medico legale ha infatti segnalato come causa di morte il soffocamento, scartando una possibile partecipazione di terzi e senza registrare lesioni fisiche attribuibili a una violenza sessuale. L’Istituto nazionale dei diritti umani (Indh) in Cile non ha ricevuto una denuncia formale sul caso. I media hanno presto abbandonato l’argomento.

Sulla vicenda si interroga però adesso la rete, e anche la politica italiana. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu ha chiesto all’Italia di fare la sua parte e di sollecitare l’Unione europea su ciò che sta accadendo in Cile, portando ad esempio, in un tweet, proprio il caso di Daniela Carrasco, definita “uno dei volti più noti delle proteste di piazza in Cile. Catturata, torturata e impiccata”. Sulla sua morte, “il silenzio della comunità internazionale è insopportabile”, scrive il deputato.

Anche organizzazioni come Libera hanno espresso il loro rammarico per la vicenda. “Esprimiamo la nostra solidarietà per l’omicidio in Cile di Daniela Carrasco, artista di strada conosciuta come El Mimo. In Cile, ma anche in Bolivia, Nicaragua, Colombia, Ecuador negli ultimi mesi la violenza dilaga”, ha scritto l’associazione su Twitter, sollecitando la comunità internazionale a prenderne coscienza e correre ai ripari, prima che sia troppo tardi. I collettivi femministi hanno lanciato su Twitter un hashtag #JusticiaparaMimo.

Fonte: Ansa