Giappone. “Roma più radioattiva di Tokyo”, l’ambasciata italiana rassicura così

Pubblicato il 16 Marzo 2011 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

TOYOHASHI (GIAPPONE) – Roma più radioattiva di Tokyo, Tokyo meno radioattiva di Roma: sorprendono e non poco, le analisi effettuate dalla squadra della Protezione civile italiana, composta da sei persone. Arrivati nella capitale giapponese hanno rilevato questi dati, dopo giorni in cui l’incubo nucleare domina quotidiani, tg e non solo.

Secondo quanto comunica l’ambasciata italiana i numeri darebbero una radioattività di fondo misurata sul tetto dell’ambasciata di 0.04 microsievert/ora. Per riferimento, il valore di radioattività ambientale tipico della città di Roma è do 0.25 microsievert/ora.

Sulla base di quanto comunicato, i tecnici, avendo avuto la possibilità  di compiere una misura spettroscopica, hanno avuto la possibilità di escludere la presenza di radiazione proveniente da isotopi artificiali: in altri termini, non ci sono isotopi che possono essere stati prodotti in un reattore nucleare.

”E’ evidente – si legge in un avviso – che queste misure portano ad escludere qualunque rischio di contaminazione a Tokyo (almeno nelle vicinanze dell’Ambasciata)”.

Sulla base di quanto comunicato, i tecnici, avendo avuto la possibilità di compiere una misura spettroscopica, hanno avuto la possibilità di escludere la presenza di radiazione proveniente da isotopi artificiali: in altri termini, non ci sono isotopi che possono essere stati prodotti in un reattore nucleare. ”E’ evidente – si legge in un avviso – che queste misure portano ad escludere qualunque rischio di contaminazione a Tokyo (almeno nelle vicinanze dell’Ambasciata)”.

L’attività di aspirazione in aria, con la conseguente misura cosiddetta di ‘catena beta’, consiste nell’aspirazione di un volume di aria definito che viene fatto passare attraverso appositi filtri che trattengono il particolato e nel quale vengono fissati anche i radioisotopi presenti nell’aria. Questi filtri, secondo la spiegazione più strettamente tecnica fornita, vengono misurati da una strumentazione che ne determina la natura (artificiale o naturale) e, nel caso di presenza di iodio, anche la quantità.

Esistono in natura elementi radioattivi parte dell’ambiente e presenti persino nel corpo umano e responsabili della ‘radioattività naturale’ che non potrà mai essere eliminata. Paesi come il Giappone hanno un fondo ambientale che oscilla tra 0,02 e 0,06 microsievert/ora, mentre in Paesi come l’Italia si arriva a valori come 0,1-0,3 microsievert/ora.

Alle ore 14.45 locali (6.45 in Italia) è stata iniziata l’ aspirazione di 1 metro cubo di aria presso l’ambasciata d’ Italia. Alle ore 15.03 i filtri attraversati dall’aria sono stati misurati e non è stato possibile osservare alcuna presenza anomala di radioisotopi artificiali.

Il campo di radiazioni è stato valutato 0,04 microSievert/h, imputabile al fondo naturale. Alle ore 16,00 è iniziata una seconda aspirazione di 4 metri cubi presso lo stesso sito. Alle ore 17,05 sono stati analizzati i filtri e anche su questi, secondo le rilevazioni dei tecnici della Protezione Civile, non è stato rilevato alcun radioisotopo artificiale.