ROMa – In Giappone, nelle località colpite dal sisma e dal successivo tsunami dell’11 marzo, i morti si seppelliscono in fosse comuni. A causa dell’elevato numero di vittime non si può procedere alla cremazione: il rischio per la salute è infatti troppo elevato per poter attendere ulteriore tempo.
In Giappone, la prassi per i funerali è di procedere alla cremazione. La inumazione non è la pratica comune per concludere la cerimonia di addio ai propri cari.
I parenti delle vittime ora, oltre al dolore per la tragedia e per la perdita dei propri cari, devono assistere a una ulteriore prova di dolore. I corpi dei loro cari vengono portati in fosse comuni dai volontari che prestano il servizio.
(Foto AP/LaPresse)