Scomparso hacker del Papa, giallo in Vaticano: “Ha la chiave dei nostri segreti”

Pubblicato il 14 Giugno 2012 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’hacker del Vaticano è scomparso. L’ingegnere che ha progettato il firewall degli archivi del Papa non è più reperibile. Lui sarebbe l’unico in grado di violare il sistema. Nelle sue mani mail interne alla Santa Sede, i codici cifrati dello Ior e forse, come afferma Repubblica, anche i segreti sui “corvi” in Vaticano. L’uomo fu assunto dalla Santa Sede dopo un assalto informatico all’allora sistema della chiesa di Roma. Così la Segreteria di Stato e la Gendarmeria del Vaticano gli diedero il compito di difendere i segreti informatici della Santa Sede.

La rete informatica del Vaticano è protetta da sistemi di sicurezza al pari, se non superiori, di quelli utilizzati dalla difesa americana di Langley, sede della Cia in Virginia. L’ingegnere non è mai stato un dipendente diretto del Vaticano. Quando le autorità pontificie decisero di assumerlo, invece di denunciarlo, scelse di rimanere un consulente esterno. Il giovane hacker si è poi specializzato in “homeland security”, sistemi di protezione da attività terroristiche che alcuni Stati adottarono a partire dall’attentato a New York dell’11 settembre.

La scomparsa dell’hacker ”papale” costituisce un vero giallo, soprattutto per le importanti informazioni che l’ingegnere custodisce e per i segreti conservati nel sistema informatico fa lui progettato.