Il Papa si dimette il 28 febbraio: “Lascio per il bene della Chiesa”

Pubblicato il 11 Febbraio 2013 - 11:57| Aggiornato il 16 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Papa Benedetto XVI lascia il pontificato a sorpresa, si dimetterà il 28 febbraio: la notizia viene battuta dall’Ansa alle 11,45 dell’11 febbraio. Tanto a sorpresa che il cardinal Angelo Sodano definisce la notizia ”un fulmine a ciel sereno”.

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Papa Ratzinger lascerà il servizio il 28 febbraio: lo ha annunciato lui stesso in latino durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. E’ una data storica perché prima di Ratzinger solo Clemente I (97 d.C.), Celestino V, quello del “gran rifiuto” dantesco, e Gregorio XII avevano lasciato il pontificato.

“Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005”. Con queste parole Benedetto XVI ha spiegato che vuole lasciare “per il bene della Chiesa” e di sentire il peso dell’incarico di fare il pontefice. Ha detto che uno dei motivi per cui lascia è la ”ingravescentem aetatem” cioè l’età avanzata. Che vuole dire? E’ malato, ha problemi, e quindi non vuole influenzare la Chiesa oppure ci sono problemi dentro la Chiesa e condizionamenti tali che si è sentito costretto a lasciare?

Di certo il suo abbandono fa subito pensare a un nuovo conclave necessario per l’elezioni di un nuovo Papa.  Il Papa ha indicato il 28 febbraio per il termine del pontificatoe chiesto che si indica un conclave per l’elezione del successore. La ”sede vacante” dopo le dimissioni di Benedetto XVI scatta dalle ore 20.00 del 28 febbraio. Padre Lombardi ha annunciato che il nuovo Papa sarà eletto a marzo.

“Quando inizia la sede vacante – ha detto padre Lombardi – il papa si trasferisce prima a Castel Gandolfo e successivamente, quando sono finiti i lavori, dove c’era la sede del monastero delle suore di clausura sul colle Vaticano”