GERUSALEMME – Rapiti, subito uccisi, infine buttati sul terreno, seminascosti da cespugli. E’ la fine dei tre ragazzi israeliani che giorni fa erano stati rapiti.
Subito dopo la diffusione della notizia il governo israeliano ha indetto una riunione d’emergenza sulla sicurezza, la risposta sarà immediata e sarà una rappresaglia contro Hamas.
A trovare i corpi vicino a Hebron è stato l’esercito israeliano, durante le ricerche: erano sul terreno, non sepolti e seminascosti da cespugli.
I tre giovani, Eyal Yifrah (19 anni), Gil-Ad Shayer (16) e Naftali Yaakov Frenkel (16), erano scomparsi a metà giugno nei pressi dell’insediamento di Gush Etzion, tra Betlemme e Hebron, nel sud della Cisgiordania, mentre facevano l’autostop.
L’esercito israeliano ha messo posti di blocco e ha chiuso l’intera zona intorno ad Halchlul, dove si sono focalizzate le ricerche dei tre ragazzi israeliani rapiti in Cisgiordania. Nella zona sono in corso violenti incidenti.
“La fine tragica dei 3 ragazzi deve essere anche la fine di Hamas”: lo ha detto Danu Danon (Likud), il viceministro della Difesa . ”E’ necessaria una operazione che dia a Hamas un colpo mortale. Dobbiamo sradicare il terrorismo… demolire le abitazioni degli assassini, distruggere i loro depositi di armi, bloccare i finanziamenti”.
La situazione è sempre più tesa, basta leggere le parole del portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abu Zurhi, che comunque non rivendica l’uccisione dei 3 ragazzi:
“Se gli occupanti si lanceranno in una escalation o in una guerra, apriranno su se stessi le porte dell’inferno”, ha dichiarato un portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abu Zurhi, mettendo comunque ancora una volta in dubbio la “versione israeliana” del rapimento. “La scomparsa e l’uccisione dei tre israeliani sono una tesi israeliana e l’occupante cerca di usare questa versione (dei fatti) per giustificare la sua guerra contro il nostro popolo, contro la resistenza e contro Hamas”, ha accusato Abu Zuhri.
“Un insensato atto di terrore contro giovani innocenti”: così il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha condannato “nei termini più forti possibili” l’uccisione dei tre teenager israeliani rapiti, uno dei quali aveva doppia cittadinanza israeliana e americana.
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