GERUSALEMME – Nuovi attacchi in Israele: due persone sono state uccise e decine sono state ferite in un attentato su un autobus nel quartiere-insediamento ebraico di Armon Hanatziv, in territorio occupato a Gerusalemme Est. A tentare la strage sono stati due palestinesi, che hanno prima sparato e poi accoltellato i passeggeri, prima di essere a loro volta uccisi dalla polizia.
In un altro assalto a Gerusalemme un uomo ha travolto con un’auto contro i pedoni alla fermata del bus e poi ha cominciato a pugnalare diverse persone, uccidendo un rabbino. Poco prima in un terzo attacco in un sobborgo di Tel Aviv sono rimasti feriti una persona e il suo aggressore, che è stato poi catturato dalla polizia.
Anche una settimana fa, domenica 4 ottobre, in Israele c’erano stati tre diversi attentati palestinesi che avevano causato due morti tra gli israeliani. Due attentatori erano stati uccisi dalla polizia.
A poco è servita la decisione di isolare la Città Vecchia di Gerusalemme fino ad oggi, quando terminerà la Festa dei Tabernacoli. I palestinesi che non vi abitano, studiano o lavorano non possono accedervi. Una misura drastica, stabilita per proteggere le migliaia di ebrei che si recano in questi giorni al Muro del Pianto. I 1.500 agenti schierati non bastano più a proteggerli e anche un importante rabbino ortodosso, Haim Kaniewski, ha esortato i fedeli a non rischiare la vita in visite ”inopportune, in questi giorni” al Muro del Pianto.
Il Capo dello Stato Reuven Rivlin ha invece spronato gli israeliani a continuare a visitarlo. Da parte sua anche il Consolato d’Italia ha invitato i connazionali a limitare “allo stretto indispensabile gli spostamenti nella Città Vecchia” e a prestare “la massima attenzione” in caso di visite.