Jacob Blake, terza notte di violenze e scontri a Kenosha: un morto e 2 feriti

Terza notte di violenze e scontri a Kenosha, in Wisconsin, dopo il ferimento di Jacob Blake. Il bilancio è di un morto e due feriti.

Continua a soffiare la rabbia a Kenosha, in Wisconsin, dopo l’ennesimo caso di brutalità della polizia. Jacob Blake, afroamericano di 29 anni è stato colpito alle spalle dalla polizia mentre stava salendo in auto con i figli. Sette proiettili nella schiena lo hanno paralizzato dalla vita in giù.

Intanto da New York a Seattle il movimento di Black Lives Matter è risceso in strada in segno di protesta. Le manifestazione sono degenerate in violenza e saccheggio. Il governatore del Wisconsin ha schierato centinaia di agenti di polizia.

Un morto e due feriti a Kenosha

Nella terza notte di proteste esplose a Kenosha, colpi d’arma da fuoco sono stati sparati: una persona è morta e due manifestanti sono rimasti feriti.

Non sono chiare le circostanze dell’accaduto e la polizia sta indagando per capire se la sparatoria sia scaturita “da uno scontro tra sedicenti milizie a guardia di una stazione di servizio e manifestanti”.

Nella notte era presente in città almeno un gruppo di cittadini bianchi, pesantemente armati, con il dichiarato obiettivo di difendere le proprietà dai dimostranti dopo che la notte precedente erano state appiccate le fiamme ad alcuni edifici.

In due video che girano sui social, si sentono i primi colpi d’arma da fuoco, esplosi dopo mezzanotte, mentre un gruppo di manifestanti si confronta con la polizia in assetto anti-sommossa.

Si vede un giovane bianco armato con un fucile semi-automatico correre lungo la strada, inseguito da alcuni uomini. Viene raggiunto cade a terra e spara, colpendo delle persone e almeno una resta a terra. 

L’appello della madre di Jacob Blake

Dopo tanta violenza la madre di Jacob Blake ha fatto appello alla calma. “Abbiamo davvero solo bisogno di preghiere”, ha detto Julia Jackson, poco dopo che l’avvocato di famiglia aveva annunciato che ci vorrà un “miracolo” per evitare a Jacob la paralisi.

L’appello della madre giunge mentre le proteste non si placano e in particolare in vista di una grande manifestazione annunciata dal movimento Black Lives Matter per il fine settimana a Washington.

“Girando per le strade ho notato molti danni”, ha detto la donna in una conferenza stampa. “Questi comportamenti non riflettono mio figlio o la mia famiglia”, ha aggiunto.

Il padre di Blake, da parte sua, ha accusato la polizia di un “tentato omicidio senza senso”. “Hanno sparato a mio figlio sette volte, come se non avesse importanza”, ha detto Blake, sforzandosi di trattenere le lacrime. “Ma mio figlio è importante. È un essere umano”, ha concluso. (Fonti: Ansa, Agi).

 

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