NEW YORK – Michelle Obama ha confessato di aver concepito le figlie Malia e Sasha ricorrendo alla fecondazione in vitro. L’ex First Lady in una intervista all’Abc ha raccontato di aver avuto un aborto spontaneo 20 anni fa e di essersi sentita “sola e persa”, questo perché non sapeva quanto fosse comune.
In attesa del lancio del suo libro di memorie Becoming il prossimo 13 novembre, la ex first lady ha parlato anche delle accuse di Donald Trump rivolte al marito, secondo cui sarebbe nato in Kenya e non negli Stati Uniti. La Obama ha detto che non perdonerà mai Trump: “L’intera vicenda del certificato era una pazzia e una meschinità, con nascoste intolleranza e la xenofobia. Ma era anche pericolosa, perché poteva provocare deliberatamente dei matti. Donald Trump con le sue insinuazioni ha messo la sicurezza della mia famiglia in pericolo. E per questo non lo perdonerò mai”.
Nel libro Michelle attacca Trump anche per la registrazione di ‘Access Hollywood’ del 2005, pubblicata poco prima delle elezioni del 2016 e in cui Trump si lascia andare a commenti volgari contro le donne, vantandoli di poterle agguantare per i genitali. “I commenti” contenuti nella registrazione vogliono dire “posso farti del male e passarla liscia”.
L’ex First Lady si spinge anche oltre e accusa Trump di aver usato il linguaggio del corpo per fare “stalking” nei confronti di Hillary Clinton durante uno dei dibattiti presidenziali: Trump l’ha seguita sul palco e si è avvicinato troppo cercando di sminuire la sua presenza.