Los Angeles, la confessione tatuata sul corpo: così è stato svelato un omicidio irrisolto

Pubblicato il 22 Aprile 2011 - 19:26| Aggiornato il 23 Aprile 2011 OLTRE 6 MESI FA

Pico Rivera

ROMA – Una delitto  tatuata sul corpo di un detenuto, quasi una confessione visiva: è quella che si è trovato davanti agli occhi Kevin Lloyd, sceriffo della contea di Los Angeles. Sul corpo di un membro della gang Pico Rivera, finito dietro le sbarre per un delitto minore. Sul petto del giovane lo sceriffo ha riconosciuto impressa la dinamica esatta della rapina ad un negozio di liquori avvenuta nel 2004, e rimasta, sino ad ora, impunita.

La visione di quel tatuaggio ha portato alla confessione di Anthony Garcia, 25 anni, e alla sua condanna per omicidio di primo grado.

Sul petto del giovane, racconta il Los Angeles Times, è disegnato tutto, anche le lucine di Natale sull’insegna del negozio di liquori dove il ventitreenne Johna Juarez venne ucciso con un colpo di pistola, il suo corpo nella precisa inclinazione con cui cadde, e la scritta RIVERA KILLS (RIVERA UCCIDE), con il riferimento all’omonima gang che commise la rapina finita in tragedia.

Dopo aver visto quel tatuaggio lo sceriffo Lloyd arrivò a Garcia, ottenne da lui la confessione, e il giovane fu condannato per omicidio di primo grado.