Perù, naufragio sul Rio delle Amazzoni. Italiano sopravvissuto: “Ho nuotato a lungo”

Pubblicato il 27 Maggio 2010 - 22:04| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

Il turista italiano Riccardo Crispo, 25 anni, uno dei sopravvissuti del naufragio di un’imbarcazione avvenuto ieri sul Rio delle Amazzoni, non lontano dalla città peruviana di Iquitos, ha raccontato di “aver dovuto nuotare per molto tempo per salvarsi”. Crispo, parlando ad una tv peruviana ha raccontato che “le condizioni di sicurezza della nave, varata 12 anni fa, erano deplorevoli, i giubbetti salvagente erano bloccati ed era evidente che sulla nave c’erano passeggeri in eccesso”. Il turista ha anche riferito che un altro italiano e gli amici di altre nazionalità con cui viaggiava si sono tutti salvati.

La nave Camila, con oltre 250 persone, è affondata nella regione di Loreto, a circa 1.600 chilometri dalla capitale Lima, vicino alla frontiera con la Colombia. Trasportava anche merci. Finora le vittime accertate sono 12, ma i dispersi sono alcune decine e probabilmente ci sono ancora passeggeri intrappolati nello scafo. Le squadre di soccorso hanno salvato circa 200 passeggeri, alcuni dei quali feriti.

Crispo ha aggiunto che il viaggio si è svolto senza problemi per circa cinque ore. “Cadeva una leggera pioggia e mancavano praticamente dieci minuti per arrivare alla destinazione finale quando, all’improvviso la barca si è capovolta. Si sentivano solo le grida dei bambini e delle donne, ma non potevamo aiutare nessuno perché c’era un forte risucchio e dovevamo pensare a salvarci”.

Il turista italiano ha raccontato ancora di aver nuotato a lungo “fino a raggiungere la riva, lottando contro la corrente” ed ha rivelato che, con gli amici, avendo notato che c’erano troppe persone a bordo, si era volutamente messo vicino vicino al bordo della nave “e questo probabilmente ci ha salvato”. Un portavoce del consolato italiano a Lima ha informato che Crispo era l’unico turista italiano sulla nave Camila.