“Silvano Trevisan ucciso in Nigeria”, il messaggio dei rapitori

Pubblicato il 9 Marzo 2013 - 15:23| Aggiornato il 16 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I sette lavoratori stranieri rapiti il mese scorso in Nigeria, compreso l’italiano Silvano Trevisan, sono stati uccisi. E’ quanto scrive sul suo sito il gruppo estremista islamico responsabile del rapimento, Ansaru, spiegando di averlo fatto perché le forze di Nigeria e Regno Unito avrebbero ucciso dei musulmani nel tentativo di liberare gli ostaggi.

Il portavoce dell’esercito nigeriano, il colonnello Mohammed Yerima, ha però detto di non avere informazioni su nessuna operazione militare del genere. I sette lavoratori provenivano da Libano, Regno Unito, Grecia, Italia e Filippine ed erano tutti dipendenti della ditta di costruzioni libanese Setraco.

I sette lavoratori stranieri erano stati rapiti da un gruppo di uomini armati nel nord della Nigeria, a Jamaare, nello stato settentrionale di Bauchi. L’attacco era stato preceduto da un assalto a una stazione di polizia e poi da una bomba esplosa vicino al posto polizia di guardia al compound della Setraco.

Dopo l’esplosione della bomba i poliziotti e alcune guardie private erano uscite dal compound e uccise dai colpi di kalashnikov dei terroristi: una dozzina le vittime, tra poliziotti e guardie di sicurezza. Silvano Trevisan, l’ostaggio italiano, 69 anni, è originario di Santo Stino di Livenza, un comune in provincia di Venezia.