Siria, manifestazioni a Daraa: la polizia circonda la moschea al Omari

BEIRUT –   Per il quinto giorno consecutivo centinaia di persone sono tornate a radunarsi oggi nel centro di Daraa, nel sud della Siria, per manifestare contro il regime al potere da quasi mezzo secolo. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya.

Altre fonti di stampa riferiscono di analoghe manifestazioni anti-regime anche a Nawa, cittadina pochi km a nord di Daraa. La stessa emittente panaraba, che cita testimoni oculari, afferma che lo shaykh Bassam al Masri, uno degli imam di Daraa, tramite gli altoparlanti installati su una moschea della città ha lanciato un appello a tutti gli abitanti a radunarsi dentro e attorno alla centrale moschea al Omari, per ”impedire alle forze di sicurezza” di disperdere il sit-in.

Da venerdì 18 marzo centinaia di manifestanti sono radunati all’interno della moschea dove, secondo testimonianze non confermate, erano stati ospitati temporaneamente i feriti degli scontri con gli agenti governativi giunti in gran numero da Damasco

Le forze di sicurezza siriane avrebbero circondato la moschea al Omari nel centro di Daraa, nel sud della Siria, dove sarebbero asserragliati da cinque giorni centinaia di manifestanti anti-regime e dove sono radunate ora un migliaio di persone. Lo riferiscono su Twitter testimoni oculari.

Ieri durante gli scontri è morto un bambino di undici anni, soffocato dai gas lacrimogeni sparati dalle forze di sicurezza durante le violente repressioni eseguite contro manifestanti anti-regime a Daraa, città teatro da cinque giorni di proteste senza precedenti. Il bilancio dei morti da venerdì ad oggi sale a sei morti.

[gmap]

Gestione cookie